Una storia incredibile arriva dai media ufficiali di un famosissimo produttore d’auto che vende molto bene anche qui da noi in Italia che avrebbe “chiesto” ai clienti…di costruirsi da soli le loro auto. Ma siamo impazziti?
No, è tutto vero. E vi diciamo di più, i clienti non hanno preso per niente sul personale questo discutibile annuncio che sembra mirato a perdere più clienti possibili.
L’invito della casa è serio ma non è una mancanza di rispetto di qualche tipo verso i suoi acquirenti, bensì un metodo simpatico per ingannare il tempo. Ma cerchiamo di scoprire di più su questa storia decisamente inusuale…
La pietra dello scandalo
“Il popolo è affamato? Che mangino brioche”. Questa frase storicamente attribuita alla Regina Maria Antonietta prima che la Rivoluzione in Francia le costasse testa e corona suona molto simile a quella che un noto marchio europeo ha pronunciato verso i propri clienti che suona come un gesto di sfida per rispondere a delle legittime proteste…almeno, in apparenza.
In realtà i clienti hanno preso molto bene questa “sfida”. Perchè? Arriviamoci per gradi, partendo dalla pietra dello scandalo ovvero i ritardi nelle consegne delle Mini di ogni genere e modello oltre oceano. La casa Mini, proprietà di BMW, si è saputa ritagliare un interessante spazio negli USA, mercato che ha storicamente “punito” molte case europee costringendole a ridimensionare le proprie aspettative. Ultimamente però, le cose non vanno granché bene.
Sai costruire una Mini?
Come ormai sappiamo bene e come avrà sperimentato sulla sua pelle chi tra di voi ha ordinato una vettura tra il 2020 ed il 2022 non è un gran periodo per comprare un’auto nuova: la crisi sul mercato dei microchip che sono fondamentali per produrre un’auto dotata di comfort e soprattutto apparecchiature di sicurezza decenti sta coinvolgendo un po’ tutti i mercati principali.
Anche la casa Mini si trova nei guai: il brand originato dal vecchio e famoso modello della Austin infatti non riesce a rispettare le scadenze nella consegna delle sue auto, dalla Cooper più classica alla Countryman, proprio per questo problema che sta causando non pochi disagi agli acquirenti del marchio. Da qui, l’idea di Nick Sonderup, Creatore di contenuti creativi impiegato proprio presso il marchio tedesco che ha avuto un’idea simpatica.
Ingannare l’attesa…
Cosa facciamo quando ci annoiamo in attesa di qualcosa di importante? Ammazziamo il tempo, ovviamente. E quale modo migliore di farlo di costruire un bel puzzle a dimensioni naturali della vostra auto preferita? “Vale la pena aspettare per le nostre auto. Ma non possiamo certo ignorare i ritardi”, ha detto Sonderup annunciando l’idea di inviare gratuitamente a tutti i clienti che hanno subito i ritardi un bel puzzle in scala 1:1 raffigurante l’auto che hanno ordinato.
Non sappiamo se ricevere un bel puzzle placherà la smania di ricevere le vetture di clienti che attendono anche da mesi ma si tratta comunque di un gesto simpatico che dimostra la vicinanza di Mini ai suoi clienti. L’operazione è partita in New Jersey, uno stato federale americano dove i ritardi sono stati più forti.
L’iniziativa comunque non sarà fine a se stessa: sembra che tra i clienti che accetteranno il puzzle si verrà a creare un vero contest e chi dovesse documentare con una foto di averlo completato prima di tutti, potrebbe ricevere un premio. Ne sapremo di più, l’iniziativa “Not So Mini” è appena partita. E se vi stancate o non riuscite a finirlo, niente paura: online trovate pure la Mini fatta al 100% di mattoncini di LEGO per ingannare l’attesa…
#MINI Sending “Not So #MINI” Puzzles To Customers Waiting For Their Cars – https://t.co/WZEldXCsB6
— BMWBLOG (@bmwblog) June 25, 2022