Il Codice della Strada revisionato dal Governo Meloni prevede un giro di vite piuttosto importante su un’abitudine pericolosissima e da abolire immediatamente
L’Esecutivo ha varato il nuovo Codice della Strada, che dovrebbe entrare in vigore a ottobre, toccando diversi punti delicati e cercando di inasprire alcune pene. In particolar modo ci si è voluti soffermare sul tema della sicurezza e su rischi da eliminare. 
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo alla stesura del nuovo Codice della Strada, che da qualche settimana diventerà operativo a tutti gli effetti. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha spinto molto affinché ci fossero dei giri di vite su alcuni aspetti che concernono la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni. Proprio per questo si è cercato di inasprire ulteriormente la pena per tutti coloro che si mettono alla guida in stato di ebrezza.
Le multe in questo caso lieviteranno dal range attuale, che va dagli 800 ai 3.200 euro, ad un massimale di 4.300 euro. Inoltre scatterà l’obbligo dell’alcol-lock, ovvero il dispositivo che blocca il motore nel caso venga rilevato un tasso alcolemico al di sopra dello zero, per i recidivi.
Massima attenzione anche alle cilindrate a disposizione per i neopatentati, che non potranno portare un’auto con potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Ma le misure che il nuovo Governo intende mettere in atto per prevenire gravi incidenti non si fermano qui e comprendo anche i famosi monopattini elettrici.
Nuovo Codice della Strada, giro di vite sui monopattini: il casco diventa obbligatorio per minorenni e non
Durante la pandemia del Covid abbiamo visto il moltiplicarsi dei monopattini nelle nostre città. Grazie agli incentivi e a regole piuttosto lasche, il due ruote ultraleggero era diventato quasi il mezzo più utilizzato per gli spostamenti. Purtroppo, però, si è andati incontro ad una vera e propria giungla, con moltissimi incidenti (anche mortali) e con una regolamentazione che non ha fatto nulla per tutelarli (e per tutelare gli altri soggetti da loro). 
Proprio per questo il Governo Meloni ha scelto di prestare maggiore attenzione sul tema e ha ordinato l’obbligo di indossare il casco anche sui monopattini, come avviene per tutti gli altri ciclomotori. In più verrà introdotta l’identificazione del mezzo, ovvero una sorta di targa, per non rimanere impuniti in caso di infrazioni.
Sarà vietato inoltre muoversi nelle isole pedonali e sui marciapiedi, oltre alle strade extraurbane dove i limiti di velocità superano i 50 km/h. Vedremo se in questo modo diminuiranno gli spericolati che rischiano seriamente di compromettere la propria incolumità e quella altrui.