Caro benzina, il motivo che ha fatto schizzare i prezzi: nessuno se lo sarebbe mai aspettato

Il caro benzina è uno dei problemi principali che sta attanagliando i cittadini italiani. C’è un motivo se i prezzi sono schizzati così in alto

Il rincaro sui carburanti che ha investito il nostro Paese, e non solo, ha una ragione che in pochi potevano immaginarsi. Oltre al prezzo del Brent e alla situazione geopolitica, che gioca un ruolo fondamentale, qualcosa ha peggiorato la situazione in Italia.

Il motivo dietro l'aumento del prezzo della benzina
Il motivo del caro carburanti in Italia (Fuoristrada – Ansa)

Una situazione del genere si era vissuta solo nei primi mesi del 2022, quando la guerra in Ucraina aveva portato a cascata ad un aumento sconsiderato del prezzo del petrolio. La filiera dei carburanti è tra quelle che più sta subendo un’influenza economica dalla crisi geopolitica russa. Se a questo aggiungiamo nell’ultimo periodo l’aumento del greggio (oltre i 90 dollari al barile) abbiamo un quadro estremamente preoccupante. Ma come uscirne?

In Italia il precedente Governo, gestito da Mario Draghi, aveva varato il taglio parziale delle accise per mitigare gli effetti dei rincari. Questo aveva permesso di rimanere al di sotto della fatidica soglia dei 2 euro/l, ormai ampiamente superata. Uno “sconto” di 25 centesimi sul pagamento delle tasse è riuscito a tenere a galla la barca che però ha bisogno di altri interventi per non affondare. Attualmente l’Esecutivo di Giorgia Meloni si sta orientando sul bonus benzina (80 euro) da elargire una tantum alle famiglie più svantaggiate. I soldi per le accise mobili non ci sono e per questo molti cittadini rischiano di non avere nessun aiuto.

Oltre al costo del Brent e ai possibili bonus, c’è però un altro fattore che ha causato un innalzamento dei prezzi al distributore. 

Caro benzina, tra i fattori scatenanti c’è una decisione del Governo: l’esposizione del prezzo medio nei distributori ha peggiorato la situazione

Secondo quanto riportato da Milano Finanza, una norma introdotta dal Governo nel mese di agosto potrebbe essere responsabile di un aumento esagerato del costo della benzina. Il riferimento è all’obbligo di esporre in tutte le stazioni di rifornimento il prezzo medio regionale dei carburanti.

Il prezzo medio regionale della benzina
Svolta sul caro carburanti in Italia (Fuoristrada – Ansa)

Questo ha portato però un effetto contrario rispetto a quello auspicato a livello statale. Infatti il continuo progredire dei prezzi della benzina ad agosto ha visto un adeguamento da parte di tutti i distributori, anche di quelli che avevano sempre applicato tariffe più vantaggiose.

Un livellamento a crescere che non doveva rientrare nella logica studiata. Molteplici associazioni dei consumatori hanno sottolineato come questo trend sia stato deleterio. La stessa Fegica (Federazione Gestori Impianti Carburanti), ha calcolato circa 0,041 euro/l in più sul prezzo del gasolio sulla rete urbana e di 0,036 sulla rete autostradale. Vedremo se il famoso bonus potrà portare un minimo sollievo finanziario agli italiani.

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