La politica di abbassamento dei prezzi di Tesla scatena le reazioni dei competitors. Il colosso tedesco è furioso
Ha fatto sicuramente discutere la decisione della Tesla di ridurre drasticamente i costi delle proprie automobili. L’azienda con a capo Elon Musk, da anni ritenuta tra le più innovative al mondo per avere creduto prima di tutti nel progetto delle auto elettriche con una crescita repentina in pochissimo tempo, ha colto di sorpresa clienti e avversari dando una netta sforbiciata ai prezzi. Un modo per “prendere di petto” la crisi che, dopo il Coronavirus, sta attraversando tutto il settore delle automobili e contrastare il calo delle vendite riavvicinando i clienti al prodotto Tesla. 
La strategia non è stata esente da polemiche. Molti competitors hanno mugugnato parlando di concorrenza sleale e di guerra sui prezzi, e addirittura alcuni clienti soprattutto in Cina si sono lamentati per il rincaro dei prezzi lamentando, visto l’attuale sconto, di avere comprato a suo tempo la loro auto ad un costo esagerato.
Insomma, nel bene e nel male la Tesla continua ad essere capofila e a lanciare la strada, non senza polemiche.
Volkswagen contro Tesla: la strategia del colosso tedesco
Diverse case concorrenti, dai colossi cinesi alla Ford, hanno deciso di “rispondere” alla decisione della Tesla abbassando anche loro i costi delle loro vetture. Altri, invece, hanno deciso di non sottostare a questa politica, che già in passato ha provocato diversi grattacapi alle aziende.
Tra questi anche il gruppo Volkswagen, che ha deciso di non modificare la propria politica prezzi. In un’intervista alla Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung, l’amministratore delegato Oliver Blume ha ribadito di non intendere in alcun modo partecipare ad una gerra al ribasso. La Volkswagen ha scelto, forte di marchi leggendari sotto il suo controllo, di puntare sulla affidabilità e sulla forza del marchio e di automobili dalla qualità garantita. 
Il gruppo Volkswagen ha scelto di intraprendere il percorso verso l’elettrico e verso l’uscita dal momento difficile dell’industria in modo certamente meno semplice nell’immediato, ma nelle speranze dell’azienda più produttivo a lunga distanza. “Noi puntiamo al valore aggiunto, alla crescita. Non alla dimensione a qualsiasi prezzo” ha detto.
Addirittura la Porsche, appartenente al gruppo, sarebbe intenzionata ad alzare del 6% i prezzi del listino, secondo quanto riportato da Automobilwoche. Le notizie però non sono state confermate. Insomma, nessuno sconto in vista per le auto Volkswagen, Audi, SEAT, Škoda Auto, Bentley, Bugatti, Lamborghini e Porsche, marchi del gruppo Volkswagen.
La politica del gruppo è condivisa anche dal colosso francese Renault. Anche dall’amministratore delegato Fabrice Cambolive sono arrivate critiche all’operato della Tesla. “Se riduci i prezzi del 10% in una settimana vai a intaccare i clienti. E’ importante avere stabilità”. Dalla Renault è poi arrivato l’indirizzo a sedersi al tavolo per discutere dei prezzi dell’elettrico e analizzare quanto sta avvenendo nell’ultimo periodo.