Ultima ora in Italia, quante multe da annullare: scoppia il caos tra moto e auto

Sembrano davvero moltissime le multe che potrebbero essere annullate in Italia, quanto accaduto è davvero incredibile.

Se c’è qualcosa che fa discutere tanto fra Italia e italiani, beh, quella determinata cosa è legata alle multe. Specialmente in ambito stradale, dato che è l’asfalto è assai trafficato quotidianamente da automobilisti e motociclisti di tutti i tipi e le età. Molte non possono però essere annullate, essendo effettivamente legittime.

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Auto moto (fuoristrada.it)

Altre, invece, possono essere quantomeno discusse con un prefetto o davanti a un giudice di pace. E’ a questo che sicuramente proveranno ad appellarsi moltissimi cittadini italiani, che grazie a una determinata sentenza si trovano adesso nella situazione più caotica possibile.

Molte sanzioni potrebbero infatti venire annullate, che si tratti di moto o auto è a dir poco indifferente. Stando così le cose, non ci resta altro da fare che cercare di venire a capo della situazione effettiva che si è venuta a creare ultimamente.

Multe, che caos: ecco cosa sta succedendo

Una sentenza recentemente emessa dalla Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un avvocato di treviso; questi, aveva ricevuto una sanzione per aver viaggiato a 97 chilometri orari in un tratto di strada il cui limite è di 90. Installato sulla strada regionale numero 53, l’apparecchio incriminato è risultato essere approvato ma non omologato. Ciò ha portato alla vittoria dell’automobilista. La Suprema Corte ha motivato la sua decisione così: l’apparecchiatura, pur essendo autorizzata dal ministero delle Infrastrutture, non è stata sottoposta dal governo a una verifica tecnica più puntuale necessaria alla sua omologazione.

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Multe, grande novità (fuoristrada.it)

Insomma, per essere valida una multa deve essere compiuta con l’ausilio di un autovelox approvato e omologato. Questo significa che, potenzialmente, a rischio ci sono migliaia di multe per eccesso di velocità rilevate su tutte le strade italiane attraverso apparecchiature potenzialmente non conformi. Quello di cui vi stiamo parlando è il possibile inizio di un’Odissea normativa, dato che molti multati potrebbero clamorosamente passare indenni dal quasi ineluttabile crocevia dei rilevatori di velocità, il che non potrebbe essere lo stesso per molti comuni italiani a questo punto.

L’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) prevede l’inizio di una valanga di ricorsi e l’annullamento di contravvenzioni per cifre abnormi. In ogni caso, ricordiamo che è possibile fare ricorso dalla notifica del verbale nei confronti del Prefetto (entro 60 giorni) o del giudice di pace (entro 30 giorni). Per avere successo tramite ricorso, quindi, è bene assicurarsi di essere dentro questo fondamentale lasso di tempo.

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