Verstappen si è reso protagonista nell’arco di questa stagione di un’annata a dir poco splendida. Ma non è detto che ce ne saranno altre.
Max Verstappen, il grande protagonista della Formula Uno nel 2022, grazie ad un successo netto e praticamente mai messo in discussione. Se non nelle tappe iniziali della stagione. 15 vittorie e sette pole position fanno da sfondo ad un mondiale veramente da record per l’olandese della Red Bull. Il numero 33 partirà, nel 2023, ancora una volta da favorito assoluto per la conquista di un altro successo iridato. Certo, i rivali non mancheranno. 
Dalla Ferrari orfana di Mattia Binotto ma con un duo affamatissimo composto da Charles Leclerc e Carlos Sainz, la coppia tutta inglese della Mercedes con Hamilton e Russell. E chissà che non assisteremo a qualche sorpresa in corso d’opera. Di certo, però, vincere in F1 non è mai facile. E lo sarà sempre meno. Perché non si può prevedere il futuro e scoprire che auto ci saranno e quanto si riveleranno competitive. Questo, Fernando Alonso, lo sa più di chiunque altro.
Fernando Alonso, quando il talento non basta
Fernando Alonso, una carriera fra alti e bassi per il fenomeno spagnolo. L’ex pilota Renault, McLaren, Ferrari e Alpine, ha sempre dimostrato di essere un leone in pista. Del resto, parliamo di un talento veramente cristallino, capace di battere la coppia formata da Michael Schumacher e dalla Ferrari in quel 2006 amaro per il cavallino rampante e l’asso tedesco. Di compiere mezze imprese in rosso, soprattutto nel 2012, e di raggiungere persino un podio in Alpine.
Ma, purtroppo, non sono mancate le virgole nel corso della sua carriera. A partire dagli screzi in McLaren e con il debuttante Lewis Hamilton, i ‘vorrei le macchine degli altri’ e scemi/geni ai suoi meccanici, ma anche la poca finezza dedicata al motore – seppur poco performante – della Honda ai tempi della McLaren e i tanti commenti passati su Vettel e quelli più attuali su Hamilton. Infine, alcune scelte che ne hanno compromesso numeri e futuro.
A quarant’anni inoltrati, Alonso è ancora un eterno fuoriclasse dell’automobilismo. Ma è l’esempio lampante di come il talento, da solo, non sia mai sufficiente. Soprattutto in uno sport di squadra. I suoi numeri non rispecchiano assolutamente le doti naturali immense che lo contraddistinguono. Ma tant’è: la Formula Uno è fatta di dettagli, oltre che di sostanza. Se il pacchetto non è completo, le qualità del singolo servono solo a riempirci di autostima. O di ego, dipende dai punti di vista.
F1, Alonso avverte Verstappen: che frecciata a Lewis Hamilton
Difficilmente esistono piloti talentuosi come Alonso e, allo stesso tempo, con un palmares così limitato. Rispetto al potenziale del due volte campione del mondo, chiaramente. Come abbiamo ampiamente anticipato, però, per vincere in Formula Uno non basta il talento. Ma altre qualità che riescano a regalare un sogno ad una scuderia, e non solo al pilota che scende in pista. E pure un po’ di fortuna, che non guasta mai. Su questo si è soffermato proprio Fernando Alonso. 
Quest’ultimo, al quotidiano De Telegraaf ha voluto avvertire Max Verstappen, che di recente lo ha superato in vittorie e raggiunto in numero di mondiali. L’ex Ferrari ha sottolineato come per raggiungere il palmares di Lewis Hamilton e Michael Schumacher sia necessaria anche una fetta di buona sorte, lanciando una frecciatina non tanto velata al campone britannico. “Sarà difficile – ha rivelato -. Verstappen ha il talento per farcela, ma è necessaria anche una vettura competitiva per molti anni. E la garanzia non c’è mai per nessuno. Non è detto che la Red Bull vinca ancora, non ne abbiamo la certezza. Vediamo se Max sarà così fortunato”.