L’erede della Lancia Stratos, troppo in anticipo sui tempi | Un’auto veramente mitica

A volte, un’auto non ha nulla che non va ma viene snobbata dalla critica e dai potenziali clienti lo stesso semplicemente perchè è troppo avanti sui tempi. E’ successo anche con la possibile erede della Lancia Stratos. 

Ricordate tutti la Lancia Stratos vero? Il prodigio del marchio italiano che portò a casa numerose competizioni di rally negli anni settanta non ha mai avuto una vera erede. Almeno, non ufficialmente: tre anni dopo il pensionamento del modello, Lancia provò a rilanciare con un modello che ad oggi rivela tutte le sue ottime caratteristiche. Che peccato che non l’abbiano prodotta…

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Meglio tardi…che troppo presto (Canva)

Un modello indimenticabile

Per gli appassionati di automobilismo italiani possedere una Lancia Stratos, auto che non ha mai avuto una vera erede, rimane un sogno forse impossibile: le pochissime unità stradali prodotti da Lancia per omologare l’auto che avrebbe dominato per un breve periodo il mondo dei rally prima di passare il testimone alla altrettanto iconica Lancia Delta sono praticamente introvabili e valgono una vera fortuna!

Forse anche prima della F40 e della Miura, la Stratos incarna il prototipo della supercar italiana, un’auto veloce, piena di personalità e soprattutto fornita di un rombo del motore capace di terrorizzare qualsiasi rivale. Ad oggi, esiste qualche replica della vettura ma la Stratos avrebbe potuto avere una vera erede ufficiale, se solo le stelle si fossero allineate nel modo giusto per il marchio italiano.

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Sembra una creazione di fantascienza: è la Lancia Sibilo (Ruotevecchie)

Da rombo a sibilo

Al Salone di Torino del 1978 la carrozzeria italiana Bertone, una delle più famose ed impegnate tra quelle che operano nel nostro paese, sorprese il grande pubblico con un’auto che incarnava molti degli elementi che hanno reso famosa la Stratos tra il 1973 ed il 1975 come la caratteristica ed inconfondibile linea a cuneo. La vettura nelle intenzioni della casa doveva delineare il futuro della supercar di Lancia ma non tutto andò come previsto.

Fornito di un motore Jaguar V12 dall’impressionante cilindrata di 2.500 cc, la Lancia Sibilo aveva sicuramente qualcosa da dire in pista ma per qualche motivo, non venne mai ideata per la produzione in serie. Eppure, aveva tutto ciò che un compratore di supercar potesse desiderare incluso un abitacolo comodo ed avvolgente con uno sterzo morbido ed estremamente responsivo.

Non venne considerata

Probabilmente, alla base della decisione di Lancia di non dare seguito all’erede della Stratos ci fu il fatto che la Sibilo era davvero troppo avanti sui tempi. Sorge spontaneo il paragone con la Aston Martin Bulldog, molto simile anche esteticamente, una supercar che all’epoca venne snobbata da critici e possibili acquirenti ma che oggi ha un valore economico impressionante.

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Come bonus, l’auto era molto comoda per fare stretching a quanto pare (Pinterest)

Cosa ne è stato dell’unico esemplare di Lancia Sibilo mai costruito ed ultimato? Quando i diritti di Bertone sul prototipo sono venuti meno nel 2010, l’auto è andata all’asta e un uomo di nome Corrado Lopresto che possiede già una bella collezione di supercar italiane rare se l’è aggiudicata per una cifra non resa nota ma probabilmente molto corposa. E noi, un po’ lo invidiamo.

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