Una piccola BMW dotata dei cavalli di una Formula Uno. Il kit in questione è veramente impressionante. Scopriamo qualcosa in più.
La BMW è un’azienda di fama internazionale e semplciemente straordinaria. Nata decenni e decenni fa con lo scopo di essere un brand di riferimento tanto nell’automobilismo quanto nel motociclismo, oggi il produttore tedesco è uno dei più amati in assoluto. Le sue realizzazioni, nuove o passate che siano, hanno fatto il giro del mondo.
E anche l’ultima trovata lascia in molti a bocca aperta. Parliamo della BMW M2, un veicolo strepitoso e dalle caratteristiche tecniche esplosive. In questo caso, tale mezzo cambia ancora un po’, grazie alle modifiche apportate da Manhart. Scopriamo qualcosa in più a riguardo, per quel che può rappresentare essere un modello davvero singolare. 
BMW, cosa non sai dell’azienda tedesca
BMW, come tanti altri produttori storici, è piena di aneddoti. Uno dei più interessanti certamente è quello rappresentato dalla Nazca C2. Parliamo di una concept car realizzato nel 1991 dalla Italdesign. Fu presentato in versione coupé al Salone di Ginevra dello stesso anno e richiamava nel design i classici sistemi BMW. Presentava anche una particolare soluzione per l’abitacolo. Le portiere si aprivano tradizionalmente, mentre i vetri lo facevano separatamente, come fossero ali di gabbiano.
L’auto era dotata di telaio e carrozzeria in fibra di carbonio, una soluzione tecnica riservata solo alle auto sportive – almeno all’epoca – senza dimenticare un motore V12 capace di raggiungere i 322 chilometri orari. Non abbiamo dati ufficiali del veicolo in questione, anche perché non fu mai messa in vendita. Se fosse stata immessa sul mercato, però, si vocifera che sarebbe arrivata a costare oltre 600mila euro.
Manhart: chi si è occupato di questa BMW?
Manhart, l’azienda che si è occupata della BMW che vedremo in seguito. Si tratta di un team di esperti del settore automobilistico che vanta oltre trent’anni di esperienza nell’ottimizzazione di veicoli lussuosi e sportivi.
Inizialmente l’azienda si occupata esclusivamente di BMW, ma nel corso del tempo ha decisamente ampliato la gamma di marchi e veicoli modificati. Come dimenticare le varie Mercedes e Porsche che il tuner tedesco si è permesso con grandioso successo di utilizzare per cambiare qualcosa delle tante splendide auto prese in custodia dallo stesso.
BMW M2 Manhart: caratteristiche “alla tedesca”
Poche settimane dal debutto sul mercato, la BMW M2 è passata velocemente nelle mani di Manhart. Di preciso, è stata realizzata l’MH2 560. E’ stata lavorata un’M2 di generazione precedente, alla quale sono stati applicati accenti in vinile dorato sulla vernice nera e sono state montate le ruote tradizionali su di essa. Le ruote vantano pure una finitura nera opaca di seta con un gessato dorato attorno a ciascun cerchio in evidenza.
La fibra di carbonio è stata usata per gli spoiler all’anteriore e al posteriore, quello sul tetto e anche sul diffusore posteriore. L’auto è capace di erogare fino a 453 Cv di potenza massima. E’ stato montato sull’M2 anche un sistema di scarico in acciaio inossidabile con controllo della valvola e quattro terminali di scarico rivestiti in carbonio. Grazie a questo – e ad una maniacale messa a punto della centralina elettronica – l’auto può superare pure i 500 Cv.