La Lamborghini di un mito della Formula 1 finisce in vendita | I tifosi in delirio

Se una persona che ha vinto un campionato mondiale di Formula 1 ha scelto questa vettura come auto personale, potete fidarvi del suo parere: è davvero una supercar che merita i soldi richiesti per comprarla!

Che auto guidano i piloti di Formula Uno nella vita di tutti i giorni? Quando sei abituato a sfrecciare a 300 chilometri orari in pista tutti i giorni, è normale che tu non riesca più ad abituarti ad uno stile di guida “normale.

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Che supercar è secondo voi? (Canva)

Cercando sempre l’eccesso. L’auto selezionata dal noto campione italo-americano è quanto di più cool e potente ci fosse sul mercato in quegli anni…

Una vita dedicata allo sport

Negli anni settanta, come abbiamo visto in passato, la Formula Uno era uno sport molto pericoloso ed un campione non era solo molto abile a guidare ma anche molto fortunato a non finire coinvolto in un incidente fatale! Tutto questo prima che una nota casa britannica con una grande tradizione sportiva cambiasse le cose introducendo un’auto rivoluzionaria, più sicura e potente.

La scuderia di Colin Chapman, Lotus, con la sua livrea John Player Special cambiò le carte in tavola a metà degli anni settanta introducendo le Lotus 76 e 78, due monoposto molto simili – stilisticamente parlando – a quelle che corrono ancora oggi in pista. A portare queste auto al successo fu Mario Andretti, pilota italo americano molto famoso che conquistò il suo unico mondiale proprio a bordo di una di queste auto.

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Gli piaceva correre dentro e fuori dalla pista (Top Gear)

Primo ed unico

Dopo un poco brillante sesto posto nel 1976 ed un incoraggiante medaglia di bronzo nel 1977, Mario Andretti riuscì finalmente a condurre la Lotus 78 al meritato trionfo nella stagione 1978, concludendo al primo posto un mondiale spettacolare che consacrò la scuderia britannica nell’olimpo del motorsport. Ma Andretti non era certo un novellino: la sua carriera in Formula Uno infatti era iniziata già una decina di anni prima.

Oltre ad aver corso con la Ferrari 312 qualche anno prima del mondiale vinto, Andretti vanta una carriera di tutto rispetto in altre discipline sportive come la famigerata NASCAR, competizione americana che si corre su una pista ovale a bordo di berline sovrapotenziate. Nessuna di queste però è potente quanto l’automobile personale di Andretti, adesso in vendita all’asta.

Il diavolo veste Lambo

Apparentemente, la Lamborghini Diablo interrompe la tradizione del marchio di Sant’Agata che vede la scelta del nome di una supercar come un momento di rievocazione della storia delle corride ma non è così: l’auto si ispira al leggendario toro “El Diablo”, una vera leggenda di questo controverso sport. La supercar presentata nel 1974 è una delle Lambo più diffuse con oltre 2.200 esemplari prodotti ma resta anche tra le più ambite dai collezionisti.

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Lamborghini Diablo by Mario Andretti (Bring a Trailer)

Figuriamoci quanto può valere una Diablo come questa, appartenuta proprio al leggendario campione di Formula 1 originario di Pola: con il suo V12 da oltre 500 cavalli ed una velocità massima di oltre 300 chilometri orari, quest’auto poteva ben replicare le prestazioni della monoposto Lotus guidata dal pilota durante la sua carriera. Al momento, le offerte sembrano “modeste”: parliamo di soli 140.000 Euro ma c’è ancora tempo per alzare la posta.

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