Altro che Delta Integrale, ecco l’HF più sportiva di Lancia | Un “animale” incredibile

Quando Lancia ha annunciato questa sportiva, praticamente segreta per quanto poco è conosciuta al giorno d’oggi, stava vivendo un momento estremamente positivo. Chissà se oggi la produrrebbero davvero.

La casa Lancia parte del Gruppo Fiat e di conseguenza inserita nella Società Stellantis verrà rilanciata verso un futuro migliore, come garantiscono i vertici dell’azienda.

Nel frattempo, aspettando l’annuncio ufficiale delle prossime auto, vi presentiamo la sportiva segreta con cui la casa intendeva dominare il mercato delle granturismo negli anni novanta, un periodo eccezionale.

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Forse la conoscete già… (Canva)

I tempi andati

La casa nostrana Lancia non sta vivendo un grande momento storico, visto quanto è povero il suo listino di mercato in questo momento, ma negli anni novanta, quando inizia la storia di oggi, le cose andavano sensibilmente meglio. Era l’anno 1990 e Miki Biasion aveva appena vinto il secondo titolo WRC con la Lancia Delta Integrale, anche se di lì a poco la Toyota Celica glie lo avrebbe strappato e il futuro del marchio sembrava luminoso.

Sullo sfondo di questi successi travolgenti, il marchio in accordo con il noto designer Zagato ragionò sullo sviluppo di una nuova sportiva destinata al mercato civile e forse, un domani anche a prendere in mano la pesante eredità della formidabile automobile da rally che ancora oggi fa sognare milioni di appassionati. La vettura che venne fuori dal progetto originale era una due posti dall’aria aggressiva!

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Lancia Hyena, è bella ancora oggi! (Web Source)

Stile ed energia

L’idea alla base della Lancia Hyena, la vera sportiva rimasta segreta del marchio Lancia, era forse ancora più ambiziosa di quella che aveva portato alla costruzione della Delta. Se quest’ultima vettura era nata solo per correre e i pochi esemplari stradali prodotti erano stati costruiti solo per dare il contentino alla WRC ed omologare la vettura per le gare ufficiali di rally, concettualmente la Hyena era davvero agli antipodi.

L’auto venne studiata su di un telaio in alluminio e con una meccanica molto semplice da produrre ed intuitiva da riparare. Doveva essere una sportiva GT da produrre in serie, per il maggior numero di acquirenti possibili. Il nome derivò dalla linea della vettura, appesantita da una tipica gobba che ricorda molto quella del predatore originario dell’Africa centrale. La vettura insomma si prospettava come un successo incredibile.

Qualcosa è andato storto

Ma allora se la Hyena era nata con queste grandi aspettative e le ottime premesse qui sopra, perchè oggi non se ne trova neanche una in giro? Semplice, la vettura rimase allo stadio di prototipo, purtroppo, perchè visto come sono andate le cose per Lancia negli anni immediatamente successivi il modello avrebbe forse permesso alla casa di rimanere legata alla gloria sportiva del tempo.

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La Hyena fu sicuramente un’opportunità preziosa sprecata (Web Source)

Un vero peccato perchè l’auto, presentata al Salone di Bruxelles del 1992, pesava appena una tonnellata per 250 cavalli di potenza assicurati dal collaudato motore a 16 valvole. Alla fine, per ragioni economiche, ne vennero costruiti solo 25 esemplari su misura per quei clienti che avevano prenotato l’auto prima che venisse prodotta in serie. Un vero peccato: questa sportiva che poteva cambiare le sorti del marchio rimarrà per sempre un miraggio per pochi eletti.

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