Climatizzatore auto, lo stai usando nel modo sbagliato: ecco cosa devi fare

Con l’arrivo dell’estate l’accensione del climatizzatore in auto è quasi d’obbligo, ma a volte si fanno danni. Ecco quali.

Il riscaldamento globale ha portato le estati a diventare sempre più calde e quando si verifica l’innalzamento delle temperatura salire in macchina diventa un vero e proprio incubo. Il sole che riflette sui cristalli porta l’abitacolo a trasformarsi in un forno, ne consegue che non appena si sale in auto la prima azione che si compie è quella di azionare l’aria condizionata alla ricerca del refrigerio.

climatizzatore auto
Climatizzatore auto (fuoristrada.it)

Detta così sembra un gioco da ragazzi, nulla di complicato. In  realtà anche dietro a questo strumento si nascondono delle criticità, che se non valutate seriamente possono portare a rischi per la salute, oltre ad un certo esborso  di denaro.

Climatizzatore auto, a cosa prestare attenzione

Quando si aziona il sistema ci si dimentica che un utilizzo sbagliato può comportare la riduzione dell’efficacia del mezzo e un incremento del consumo di carburante.

Il primo consiglio è di non indirizzare il flusso d’aria direttamente sulle persone, quindi è bene preferire la parte bassa del cockpit. Ciò è utile sia in inverno quando il propulsore è freddo e il riscaldamento necessita di qualche minuto per entrare in funzione, sia d’estate quando l’aria passa attraverso condotti interni alla plancia a dir poco bollenti e inizialmente emettono dai bocchettoni  un getto caldo.

E’ importante poi non intervenire continuamente sull’impostazione della temperatura nella speranza di velocizzare il raggiungimento del valore desiderato, in quanto quello che si ottiene è esattamente l’inverso. Il suggerimento è di restare tra i 19 e i 22° C, e al massimo correggere di un paio di gradi.

Quando si prende la macchina dopo averla lasciata in sosta sotto il sole è bene inoltre abbassare i finestrini, inserire il ricircolo e regolare la velocità a livello intermedio, per poi aumentarla al massimo dopo circa sessanta secondi. Raggiunta la temperatura ideale, disattivare il ricircolo, così da implementare l’ossigenazione dell’ambiente.

Caldo in auto, come gestire il climatizzatore
Auto, cosa fare in estate (Pixabay) – Fuoristrada.it

Di sovente si accomuna il climatizzatore al caldo, in realtà è utilissimo anche d’inverno, in quanto è in grado di abbattere l’umidità che fa appannare i vetri quando piove o è stato tenuto acceso per troppo tempo il ricircolo. Se la temperatura cala troppo si può intervenire manualmente.

La crucialità del sistema sta anche dietro ai filtri antipolline montati sulle vetture moderne. Questi assorbono il particolato, per cui devono essere sostituiti ogni anno per evitare che impediscano all’aria di circolare normalmente. La presenza di batteri nell’evaporatore, l’ossidazione dell’alluminio e i probabili residui di tabacco facilitano inoltre la formazione di cattivi odori, di conseguenza molte aziende si sono ingegnate nella produzione di sostanze capaci di prevenire la creazioni di batteri o la corrosione del metallo.

Chiudendo con la manutenzione, in realtà non vi è necessità di molta cura. Il gas refrigerante può essere ricaricato dopo molto tempo, tuttavia ogni dodici mesi è consigliabile far controllare il dispositivo. La verifica costa tra i 20 e i 50 euro, una spesa esigua che rimane tale a meno che non debbano essere sostituite altre componenti o ci sia il gas da inserire.

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