Auto, introdotta una nuova multa: se non ti adegui paghi tantissimo, bisogna muoversi

Le notizie di cronaca dell’ultimo periodo hanno portato all’introduzione di una nuova normativa nel Codice della Strada.

L’urgenza provocata dal continuo ripersi di episodi allarmanti, ha portato  le forze dell’ordine a ribadire un concetto che sulla carta avrebbe già dovuto essere assodato da qualche anno. La speranza è che questa volta gli automobilisti capiscano che bisogna agire e che non si può più stare con le mani in mano, convinti che si riuscirà sempre a sfuggire al peggio.

Va detto che la legge era stata introdotta nell’autunno 2019, mentre le multe per chi ancora non si era adeguato erano partite dal marzo 2020. Da allora, però, nulla sembra essere cambiato, o meglio, in molti hanno preferito non prendere provvedimenti ed aspettare.

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Obbligo dei dispositivi anti-abbandono in auto (Ansa) – Fuoristrada.it

Oggi però le cronache ci impongono maggiore attenzione. Era inizio giugno quando a Roma un uomo si è dimenticato la figlia di 14 mesi in auto ritrovandola priva di vita al suo ritorno. Una caso analogo si è poi verificato a pochi giorni di distanza in Belgio, questa volta con un bimbo di sei mesi come sfortunato protagonista.

A fronte di certe situazioni ,è facile farsi sorgere la domanda se sia estrema noncuranza da parte dei genitori, o ci sia dietro qualcosa di più grave. Ebbene. il tema è stato materia di studio per i dottori  che, addirittura ne hanno creato una definizione. Si chiama “Sindrome del Bambino Dimenticato”, un fenomeno non prevedibile, che può colpire chiunque, in particolare la persona nella coppia che solitamente non si occupa del minore,  ed è scatenata dagli automatismi e dallo stress.

Nuove sanzioni in arrivo, cosa devono fare gli automobilisti

Per prevenire finali tragici da blackout sono stati introdotti dei sensori anti-abbandono, allarmi che, sulla carta, dovrebbero mettere in sicurezza gli under 4. In commercio ce ne sono di tre tipi: quelli universali, adatti a qualsiasi tipo di seggiolino, dotati di sensore di peso da collocare sotto il seggiolino e collegare all’accendisigari; quelli integrati, che però tendono a scaricarsi e infine quelli già presenti nel veicolo perché in dotazione.

L’obbligo vale per tutti i mezzi con targa italiana che siano essi condotti da residenti nel nostro Paese o all’estero, e quelli che hanno targa straniera e sono guidati da italiani.

Dispositivi anti-abbandono, perché sono un flop
Novità seggiolino auto (Pixaby) -Fuoristrada.it

Se si viene colti in flagranza, ovvero non in possesso del sistema d’avvio si rischia una multa che oscilla tra gli 83 e i 326 euro, più la decurtazione di 5 punti sulla patente. Se si è recidivi nello spazio di due anni, a queste sanzioni si aggiunge la sospensione della patente per quindici giorni.

Fa pensare che nonostante gli episodi continuino a capitare, forse complice lo scoppio della pandemia che ha portato tutti a stare chiusi in casa per settimane intere, sono in pochi ad essersi immediatamente adeguati alle norme. Sebbene la campagna di promozione sia terminata a fine 2020, al momento solo il 30% degli automobilisti che avrebbero diritto al bonus ne hanno fatto richiesta, allo stesso modo anche le autorità non sono particolarmente solerti nei controlli, ne tantomeno sono fornite delle informazioni chiare e dettagliate che potrebbero incentivare i genitori ad adeguarsi.

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