È terremoto al Motomondiale e il grande protagonista di questo evento da scongiurare è uno dei piloti più seguiti e apprezzati degli ultimi anni, un vero campione.
Fin da inizio stagione si era compreso che l’idillio potesse in qualsiasi momento interrompersi ed è ciò che alla fine è accaduto. L’intesa sembra essersi incrinata fra l’azienda e il pilota, e la goccia che ha fatto traboccare il vaso pare essere stata la rinuncia al Gran Premio di Germania, nonostante l’ok da parte dello staff medico della MotoGP. 
L’otto volte campione del mondo Marc Marquez è in sella alla Honda RC213V e pare che i problemi siano cominciati proprio con la moto, che non soddisfarebbe appieno le esigenze e le velleità dello spagnolo. Di frecciatine fin dalle settimane di prova se ne sono lanciate le due parti protagoniste, ma la frattura al pollice sinistro nel warm up verso Sachsenring potrebbe rappresentare il punto di non ritorno, sebbene al momento il contratto di Marc Marquez con la Honda sia valido fino al 2024.
In base alle ultime indiscrezioni diffuse da ‘La Repubblica’, il manager della Honda, Jimmy Martinez, avrebbe già interpellato gli avvocati del pilota catalano per trovare una via di uscita contrattuale senza eccessivi danni, se si considera che l’accordo già vale 18 milioni di euro all’anno. Pare che ad oggi si stia cavalcando il terreno della tranquillità soltanto per rendere meno turbolenta l’eventuale separazione. Tuttavia, Marc Marquez e la sua volontà potrebbero non essere l’unica causa di questa presa di posizione apatica da parte della Honda. Ma a dire addio potrebbe non essere solo lui.
Non solo Marquez, l’addio della Honda potrebbe essere definitivo
Pare, infatti, che la casa di produzione giapponese sia sviluppando una sorta di disinteresse nei confronti della MotoGP. Una fonte interna all’azienda contattata da Emilio Perez de Rozas, giornalista spagnolo, avrebbe fatto sapere che sta scemando l’interesse nel realizzare moto da corso. La Ducati continua a volare in tal senso, mentre a Tokio la tecnologia per i circuiti andrebbe a rilento. Il contratto fra la Honda e la Dorna è comunque valido fino al 2026 ma potrebbe trovarsi una soluzione per potersi così concentrare quasi soltanto sulla Formula 1, in seguito all’accordo con l’Aston Martin per la fornitura delle power unit di nuova generazione proprio a partire dal 2026. 
Per la Honda questa collaborazione sarebbe anche uno sprono per incanalarsi ancora di più nel mondo dell’ibrido. Da qui la decisione di ritornare in F1, riprendendo i rapporti con Red Bull e restando nel circuito, nonostante l’accordo tra il team di Milton Keynes e la Ford sui motori a venire. I giapponesi hanno già inoltrato la loro candidatura alla FIA come motorista per il 2026, mentre nel frattempo Aston Martin si è separato dalla Mercedes. Mosse strategiche che si intersecano e che rendono chiare le prospettive a Marc Marquez, che perciò intende slegarsi quanto prima.