Penalità in Formula 1, la decisione della FIA sul pilota

Penalità in Formula 1, la FIA ha deciso al termine del Gran Premio d’Australia riguardo alla penalità da infliggere ad uno dei piloti protagonisti di un’ottima gara

Il week end di Melbourne si è concluso con un finale alquanto insolito. Una parata dietro Safety Car che ha ricordato da vicino quanto avvenuto a Baku qualche tempo fa. La FIA ha avuto un bel da fare per alcuni verdetti.

Gran Premio d'Australia
Gran Premio d’Australia (Fuoristrada.it – Ansa)

Il GP di Melbourne ha vissuto tre ripartenze e tre fasi ben distinte, a seguito di bandiere rosse, pulizie della pista, Safety Car e chi più ne ha più ne metta. Un problema ulteriore per i piloti, che si sono ritrovati a vivere una situazione paradossale, in cui non tutti sono riusciti a tirare fuori il meglio.

Tra le maggiori contestazioni c’è stata quella della Ferrari con Carlos Sainz, bravissimo a costruirsi una chance di lotta per il podio, salvo poi vedersi retrocesso in dodicesima posizione.

Dopo l’ultima ripartenza, infatti, lo spagnolo aveva a portata di mano il terzo posto di Alonso, ha esagerato nell’attacco e si è ritrovato a toccare la posteriore del rivale. Un incidente che la Federazione ha giudicato passibile di 5″ di penalità. Peccato che ripartendo dietro la Safety Car e senza possibilità di creare distacchi, questo lo ha fatto precipitare fuori dalla zona punti.

Formula 1, il clamoroso finale del Gran Premio d’Australia: che confusione!

La Ferrari, alla fine, per stessa ammissione di Frederic Vasseur, ha deciso di non procedere in ulteriori ricorsi, sapendo benissimo che la decisione sarebbe rimasta tale. Chi invece ha voluto procedere fino in fondo è stata la Haas, nei confronti di Pierre Gasly.

Team Haas
La Haas nel box di Melbourne (Fuoristrada.it – Ansa)

Si perchè oltre al contatto tra Alonso e Sainz, l’ultima ripartenza ha visto anche una bagarre fratricida tra i due piloti dell’Alpine, Esteban Ocon e Pierre Gasly, entrambi a muro dopo Curva 3.

La Direzione Gara ha fatto ripartire per la parata finale di due giri dietro Safety Car con l’ordine della griglia di partenza dopo la bandiera rossa. Hulkenberg in questo modo ha perso tre posizioni, ritrovandosi da un clamoroso 4° posto ad un più modesto 7°.

La Haas prova il ricorso per salvare il 4° posto di Hulkenberg: la FIA respinge tutto

La Haas di Gunther Steiner ha provato a far valere le proprie ragioni con i Commissari, salvo vedersi respingere il ricorso.

Alpine Gasly
L’Alpine di Gasly (Fuoristrada.it – Ansa)

Nel documento diffuso dalla FIA, il team americano avrebbe preteso che la  classifica di riferimento per riprendere gli ultimi due giri dovesse essere quella stabilita dalla  linea della SC2 all’uscita dei box, dove tutti erano transitati prima dell’esposizione dell’ultima bandiera rossa.

Al contrario, invece, la Direzione Gara ha stabilito che fosse più giusto prendere in esame il piazzamento in griglia, azzerando ogni discorso, con buona pace di Gunther Steiner. 

Inoltre non c’è stata nemmeno nessuna penalità nei confronti di Gasly e Ocon per il loro incidente subito dopo il restart. Il tutto è stato derubricato come incidente di gara al primo giro.

Impostazioni privacy