Terremoto in Italia, esplode lo scandalo: procedura non valida, tanti cittadini nei guai

L’Italia al centro di uno scandalo incredibile: se le verifiche dovessero portare alla luce delle irregolarità, la pena sarebbe davvero dura da pagare.

L’Italia è il paese europeo ad avere il più datato parco auto rispetto alla media dell’Unione Europea. Questo dice molto delle condizioni economiche del paese e di quanto i suoi cittadini non riescano ad acquistare auto nuove se non dopo diversi anni.

Terremoto in Italia, esplode lo scandalo: procedura non valida, tanti cittadini nei guai
Auto in Italia – Fuoristrada.it

Questo dato allarmante non è passato inosservato alla Commissione dell’Unione Europea, che ha intensificato le ricerche per comprendere come mai in Italia circolino ancora dei modelli di auto davvero datati senza che nessuno li ritiri dalla circolazione. Dalle indagini è emerso qualcosa che può facilmente trasformarsi in uno scandalo e mettere in crisi il Governo centrale e tutti i cittadini.

Le revisioni auto come strumento di guadagno

In Europa tutti i possessori di un’auto o di un veicolo devono sottoporlo periodicamente a controlli di revisione, per accertare che il veicolo sia in bone condizioni e possa continuare a circolare. La revisione, inoltre, definisce anche i consumi dell’auto e le relative quantità di emissioni di CO2 nell’aria: se l’auto è troppo vecchia, consuma di più e inquina di più. Il compito di verificare le condizioni delle auto italiane spetta agli ispettori di revisione, ovvero quelle figure professionali preposte al controllo delle procedure di revisione.

revisione auto
Lo scandalo sulle revisioni – Freepik.com – Fuoristrada.it

Federispettori, l’ente che controlla l’andamento delle revisioni italiane, ha però lanciato un allarme all’Europa, sottolineando che in Italia il 99,8% delle auto passa la revisione senza problemi e viene rimessa in circolazione nonostante l’età. L’Unione Europea ha quindi aperto un’indagine per verificare se queste revisioni siano veritiere delle condizioni delle auto o se le officine danno il via libera solo per ampliare i propri guadagni e avere più clienti.

Sanzioni in caso di revisioni fasulle

Federispettori ha poi sottolineato come gli ispettori delle revisioni siano solitamente dei dipendenti delle officine autorizzate, mentre la legge impone che essi debbano essere parti terze e neutrali per poter svolgere il loro lavoro in completa autonomia e trasparenza. La questione è quindi più grave del previsto, poiché il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha poca disponibilità di revisori esterni e deve delegare l’attività a chi invece lavora nelle officine.

Tutto questo e molto altro è adesso al centro dello scandalo che ha colpito l’Italia e che la vede nel mirino dell’Unione Europea per truffa sulle revisioni. Se le indagini dovessero portare un riscontro positivo, l’Italia potrebbe andare incontro a sanzioni pecuniarie davvero molto elevate e tutti i cittadini con auto molto vecchie potrebbero avere guai seri durante le revisioni.

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