Auto elettriche, la mossa della Cina cambierà tutto: ci si prepara ad un vero terremoto

Pensate ancora che soltanto Tesla e i marchi europei possano rivoluzionare il mercato delle auto elettriche? In Cina qualcosa si muove e la mossa del Dragone potrebbe scatenare un terremoto impressionante da noi… 

Nell’immaginario comune e per gli stereotipi occidentali che comunque hanno una piccola base di realtà, la Cina è il paese dove vengono prodotti beni meno costosi ed accessibili a tutti. Del resto con oltre un miliardo di abitanti e un territorio pieno di risorse naturali, la Cina – economicamente parlando – è una vera fabbrica di beni di consumo per il sistema capitalistico mondiale.

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La decisione della Cina sulle auto elettriche (Fuoristrada.it)

Un tempo considerato una cenerentola del settore dei motori con prodotti spesso copiati da altri marchi più famosi, il mercato automobilistico cinese – specialmente quello delle automobili elettriche ed ibride – è cresciuto tantissimo negli ultimi anni al punto che non sono pochi gli esperti, i giornalisti e gli economisti che vedono la Cina come il principale giocatore sulla scacchiera della mobilità sostenibile.

Già in Europa in merito alla discussione sull’addio ai motori termici i governi di diverse nazioni come Italia e Germania hanno lasciato intendere in modo non tanto velato che una stretta sui biocarburanti potrebbe favorire enormemente la Cina in questo senso, considerando gli investimenti che il governo locale ha fatto nel settore delle auto elettriche negli ultimi dieci anni. Ma davvero il futuro è cinese?

Auto Elettriche, la Cina taglia i prezzi: le conseguenze

Secondo un articolo recente del portale Inside Evs i marchi occidentali sono preoccupati dal fatto che le auto elettriche cinesi costano sempre meno, orientandosi quindi verso una politica del taglio dei prezzi. E’ il caso di realtà come Stellantis che ha presentato la nuova piattaforma STLA capace di ridurre sensibilmente i costi delle sue auto o di Renault che mira a tagliare i prezzi delle auto elettriche del 40% entro il 2027. Tesla dal canto suo risponde con la Model 2, la prima auto del brand a costare meno di 30mila Euro da nuova.

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Un SUV Omoda esposto al Salone di Shangai: i prodotti cinesi attirano interesse anche nel nostro continente (Ansa) – Fuoristrada.it

Secondo il portale americano CBS News l’obiettivo dei marchi cinesi come BYD è diventare i principali esportatori di auto elettriche anche in occidente. Il sito riporta una crescita di esportazioni di auto elettriche cinesi del 50% negli ultimi anni, dati che fanno davvero riflettere colossi come Tesla sulla necessità di tagliare i prezzi di queste vetture prima che il rivale dall’Asia si prenda il mercato.

Ultimo ma non per importanza, secondo alcuni osservatori occidentali le sanzioni in Russia hanno portato la Cina ad aumentare le proprie esportazioni di auto elettriche e non anche nel paese. Il futuro insomma vedrà una vera e propria guerra dei prezzi senza quartiere tra Cina, Europa e Stati Uniti con gli asiatici che – per ora – sono in netto vantaggio.

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