Monopattini elettrici: c’è una citta italiana controcorrente

La presenza dei monopattini elettrici sulle nostre strade, specialmente in città, non viene sempre vista di buon occhio. C’è chi però vuole provare a non seguire questa tendenza.

I monopattini elettrici hanno iniziato a essere diffusi nel pieno della pandemia, quando diventava inevitabilmente necessario trovare nuove modalità per gli spostamenti a causa delle misure restrittive che erano in vigore. Pensare di sfruttare i mezzi pubblici, dove nelle ore di punta era impossibile mantenere il distanziamento, non era certamente la scelta giusta, proprio per questo c’è chi ha fatto un investimento e ha deciso di acquistarne uno.

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Monopattini elettrici, in città non tutti li amano – Foto | Canva – Fuoristrada.it

La loro diffusione è stata certamente facilitata anche dagli incentivi che erano stati introdotti dal governo dell’epoca, che permettevano di ridurre almeno in parte l’impatto previsto per la spesa. Non si tratta ovviamente di mezzi adatti per le lunghe distanze, ma possono essere un’alternativa per chi vuole evitare di andare a piedi e deve percorrere poche centinaia di metri.

Monopattini elettrici: tanti li usano ancora

Le misure restrittive sono ormai un ricordo, ma tanti hanno mantenuto le abitudini che hanno iniziato a sviluppare all’epoca, compresa la necessità di spostarsi con qualcosa di alternativo a metropolitane e tram. L’idea di dover stare stretti a bordo, quasi senza respirare, non piace certamente a nessuno, a meno che non ci siano alternative al proprio percorso.

Non tutti guardano però in maniera positiva ai monopattini elettrici, che continuano a essere presenti sulle nostre strade, soprattutto nelle grandi città. Tanti, infatti, li ritengono particolarmente pericolosi, soprattutto perché spesso chi li guida non sembra rispettare del tutto le norme del Codice della Strada aumentando così la possibilità di andare incontro a incidenti anche dalle conseguenze gravi.

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I monopattini elettrici sono davvero sicuri? – Foto | Canva- Fuoristrada.it

Il governo sembra quindi intenzionato a intervenire in tempi brevi e a pensare a norme più rigide per chi li usa, volte ad aumentare il livello di sicurezza. Si fa strada quindi l’obbligo di targa e casco, oltre che limiti di velocità ad hoc. Non tutti sembrano pensarla allo stesso modo, c’è una città non li ritiene così “fastidiosi”.

C’è chi non segue la massa

Non mancano gli automobilisti che sono quasi infastiditi quando si trovano sul proprio percorso qualcuno alla guida dei monopattini elettrici. A volte, infatti, può bastare una piccola distrazione per impattare e andare incontro a un incidente. E’ proprio questo che ha spinto Parigi a indire un referendum, che ha avuto un esito praticamente a senso unico: dal 1° settembre il contratto dei tre operatori in sharing non sarà rinnovato.

Ben diversa, invece, sembra essere l’idea del Comune di Milano. Palazzo Marino vuole fare il possibile per favorire la diffusione di questi veicoli, proprio per questo si è deciso di lanciare un nuovo bando per l’assegnazione della gestione in sharing, in modo tale da aumentarne il numero. Una scelta in controtendenza rispetto anche a Roma, dove invece si è deciso di muoversi nella direzione opposta pensando di tutelare la sicurezza di tutti.

Sono sette le società che al momento hanno la possibilità di fornire monopattini elettrici nel capoluogo lombardo, ma non tutte si sono dette soddisfatte perchè vorrebbero mettere a disposizione dei clienti una flotta più ampia. La possibilità di superare il tetto attuale di 6 mila è più che concreta, nonostante le modifiche normative sembrano essere davvero dietro l’angolo.

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