L’estate si avvicina e l’argomento autovelox torna prepotentemente di moda: una nuova proposta di legge sta per cambiare tutto in Italia
Per alcuni è un male necessario, per altri l’unico strumento utile a regolare un traffico ormai impazzito soprattutto nelle città. Mai come in questo momento il dibattito sugli autovelox è aperto, con proposte diverse.
Da una parte c’è il ministro dei Trasporto, Matteo Salvini, che da mesi promette di modificare la legge e quindi il Codice della Strada. Dall’altra però c’è chi chiede ancora maggiori restrizioni e ora passa all’attacco.
Velocità, cambiano le normative: cosa sta succedendo
Da poco infatti è stata presentata una nuova proposta di legge studiata da Andrea Colombo, ex assessore alla mobilità di Bologna, e promossa da diverse associazioni. Tra queste anche i Legambiente, Fiab e la Fondazione Michele Scarponi che puntano tutte ad una mobilità urbana più a portata di pedoni e ciclisti.
Un piano d’attacco in quattro punti e quello più importante è il limite massimo di velocità di 30 km/h su tutte le strade urbane, salvo soltanto quelle a scorrimento veloce portate a 50 km/h. Ma anche adeguamento dell’infrastruttura stradale per la moderazione del traffico e della velocità e rafforzamento dei controlli sul rispetto delle regole di comportamento in strada. Infine campagne di informazione e comunicazione che educhino la cittadinanza.
Ma non solo, perché anche la burocrazia sarebbe più veloce. Niente più limiti e autorizzazioni ministeriali per installare liberamente dossi e rialzi, pavimentazioni colorate, isole salvagente, ampliamenti dei marciapiedi nelle città. Inoltre gli autovelox potranno essere montati senza autorizzazione del Prefetto e non solo in caso in strade interessate da incidenti ma anche per prevenirli.
Autovelox, si cambia ancora: sta per succedere in molta città italiane
Con le multe però come la mettiamo? Perché aumentando i controlli, aumenteranno anche i soldi che entreranno nelle casse dei comuni e le proteste di chi si sente troppo controllato. Una mazzata sugli italiani? Lo vedremo, perché per ora si tratta solo di una proposta di legge.
Intanto però proprio a Bologna dal giugno 2023 si cambierà. Il capoluogo emiliano vuole essere il primo in Italia a raggiungere il traguardo di zero morti sulle strade. Un obiettivo che dovrebbe essere esteso a tutti i comuni nel nostro Paese.
A Bologna ci sarà un limite di 30 km/h nella maggior parte del territorio a cominciare dalle aree nelle vicinanze del centro storico. Faranno eccezione solo alcune vie, dove il limite sarà elevato a 50 km/h, come succede già ad esempio a Parigi, Bruxelles e Berlino. E presto dovrebbero seguire lo stesso esempio Helsinki, Zurigo, Bilbao, ma soprattutto Londra.
In Italia ci sono già degli esempio. A Cesena fin dal 1998 esistono strade cittadine con limite di velocità a 30 chilometri orari e dal prossimo anno sarà così anche a Parma.