Auto elettriche, prezzi alle stelle: qualcuno si sta approfittando di noi?

Nel 2035 si potranno acquistare solo auto elettriche, ma i loro costi restano alti. Un indizio fa pensare che stiano approfittando di noi

Il 2035 sarà l’anno dello stop alle vendite delle automobili alimentate a benzina o diesel. Una scelta presa dall’Unione Europea, una legge che investirà le aziende, gli automobilisti, ma anche i paesi che fanno capo a Bruxelles. Una decisione che però a tanti non è piaciuta e i motivi sono diversi. Dall’autonomia di queste vetture (ma questo spesso e volentieri dipende da come si guida), alle presenze delle colonnine di ricarica, che dovrebbero essere aumentate sia in città che nei tratti extra-urbani e in autostrada.

Auto Elettriche prezzi
Auto Elettriche, qualcosa non torna (Foto di andreas160578 da Pixabay) – Fuoristrada.it

Poi ci sono questioni legate ai materiali, come il litio o il cobalto che vengono usate per le batterie. E questo è un altro tasto dolente, l’usura e la manutenzione di un parco batterie. E poi ci sono i costi. L’Italia, in particolare, si è battuta per questo, perché non tutti gli italiani possono permettersi una macchina elettrica, visti i prezzi tutt’ora molto alti nonostante incentivi da parte dello Stato e sconti da parte delle aziende. (Tesla, per esempio, sulla sua Model 3 ha puntato su un doppio incentivo).

Prezzi altri, quindi, e difficoltà di acquisto. Tutto certificato anche dai numeri legati proprio agli incentivi statali, dove quelli per le auto ibride sono andati a ruba, mentre quelli per l’elettrico hanno faticato tantissimo. Un campanello d’allarme sì, ma anche un monito in vista dei prossimi anni. Tutto finito qui? Non proprio, perché in Francia L’Automobile-Magazine si è accorto di qualcosa a cui in tanti non avevano fatto caso. E chiedersi se si stanno approfittando di noi è lecito a questo punto.

Auto elettriche: il bonus è stato un boomerang?

Sono stati presi in esame i costi di auto come la Tesla Model 3, la Model Y, la Renault Mégane E-Tech, Kia e-Niro, Volkswagen ID.3, la Peugeot e-308. Casa diverse, si, brand diversi sì. Ma in comune hanno tutte la stessa cosa. L’oscillazione del costo in base ai bonus per acquistarli. I produttori di macchine, infatti, sembra basino il prezzo delle proprie vetture a emissioni zero, sul tetto del bonus CO2.

E questa potrebbe essere addirittura la strada giusta per abbassare i prezzi di queste macchine, che tra qualche anno saranno le uniche a poter girare per strada, se si vuole comprare un’auto nuova.Quello che era uno strumento per facilitare l’acquisto potrebbe essere un boomerang, Potrebbe spingere i brand a optare per i prezzi più alti, purché rimangano all’interno del bonus.

E poi c’è la questione dei margini operativi, che dopo il covid sono schizzati in doppia cifra, un + 10% impensabile fino a qualche anno fa e che invece adesso è realtà, grazie anche all’aumento dei prezzi, che però alla lunga farà perdere molti clienti. Un processo che è già iniziato, con automobilisti che guardano a nuovi brand, che hanno già fatto registrare picchi di vendite visti le offerte convenienti proposte.

Tesla Model 3
La Tesla Model 3 (Foto di Valentin Baciu da Pixabay) – Fuoristrada.it

Ovviamente ‘la scadenza’ del 2035 ha dato vita una reazione a catena che porterà a investimenti colossali in ambiti che prima non erano poi così ‘toccati’. Come informatica, elettrotecnica o intelligenza artificiale. E anche in questo modo può essere spiegato l’aumento dei prezzi. Certo resta comunque in dubbio dell’effetto dei bonus, che è totalmente differenti rispetto al motivo per cui era stato pensato.

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