Matteo Salvini è uno dei membri più importanti del Governo capitanato da Giorgia Meloni. Ed è tornato alla carica sul Ponte sullo Stretto.
Matteo Salvini è uno degli elementi più improtanti del Governo di centrodestra capitanato da Giorgia Meloni. E infatti non sorprende che la sua autorità sia spesso sulle prime pagine di molti giornali. Dopotutto il leader della Lega si occupa di svariate problematiche e altrettanti temi molto delicati che riguardano l’Italia e gli italiani. 
Una delle cause a cui il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è certamente il tanto famoso quanto agognato Ponte sullo Stretto di Messina.
Un progetto ancora lontano dalla realizzazione, ma che il vicepresidente del Consiglio dei Ministri vuole attuare a tutti i costi. A riguardo, comunque, pare che Matteo Salvini sia tornato alla carica in maniera più accesa che mai. In un certo senso, coinvolta anche la Cina. La risposta del ministro italiano non si è fatta attendere in questo caso specifico.
Cos’è il Ponte sullo Stretto di Messina
Il Ponte sullo Stretto di Messina è un progetto legato alla costruzione di un attraversamento fra le città di Messina e Villa San Giovanni, collegando la regione Sicilia alla Calabria e al continente europeo in generale. L’importanza di tale opera, è legata alla necessità di realizzare un’infrastruttura stradale e ferroviaria stabile dello Stretto di Messina.
L’idea di costruire un ponte era stata proposta addirittura prima dell’Unita d’Italia. Se andasse tutto a buon fine, diverrebbe il ponte sospeso più lungo del mondo. Negli anni però è rimasta soltanto una ambiziosa idea.
Il Governo Meloni però si è attivato per riavviare un iter non finanziato per la realizzazione dell’infrastruttura dal costo stimato di dieci miliardi di euro. Il tutto dopo la definitiva approvazione del Decreto Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.
Salvini alla carica: il motivo è la Cina
Il decreto di cui poco fa vi abbiamo parlato ha fissato entro la fine del 2024 l’avvio del progetto esecutivo per la realizzazione dell’infrastruttura. Nelle ultime ore, in tal senso, il colosso cinese China Communications Construction Company – terza azienda mondiale del settore – si è detta molto interessato alla costruzione del ponte. 
Matteo Salvini non si è però detto molto convinto della novità tutta orientale. Così il ministro italiano sulla questione: “C’è già un consorzio che ha vinto la gara europea e non vedo alcuna possibilità che altri possano metterci mano. L’obiettivo del Governo è che una grande infrastruttura italiana sia portata avanti da aziende italiane”.
La società di cui parla Salvini risponde al nome di Consorzio Eurolink, che nel 2005 vinse la gara europea e che adesso, a distanza di anni, con il riavviamento dell’iter realizzativo prevede la ripresa dei rapporti contrattuali. Le spese però sono aumentate del 50%, e adesso sono necessari 10 miliardi di euro per la riuscita del progetto.