Scandalo Qatargate, coinvolte anche le auto: Parole agghiaccianti, futuro in bilico

Lo scandalo Qatargate sembra aver colpito un po’ tutta Europa, e forse anche le decisioni del futuro. Questo preoccupa non poco l’automotive.

Il mondo, purtroppo, è stato investito da un altro scandalo recentemente. Parliamo del Qatargate, nome attribuito ad uno scandalo giudiziario che ha coinvolto l’Europa e in particolar modo il parlamento europeo. Il termine permane il Qatar, dato che le indagini principali riguardano presunte tangenti arrivate dal piccolo emirato sul Golfo.

Il Qatargate è uno scandalo tutto europeo: coinvolte anche le auto? 18 dicembre 2022 fuoristrada.it
Il Qatargate è uno scandalo tutto europeo: coinvolte anche le auto? fuoristrada.it

Tutto eseguito per influenzare e determinare a proprio favore la politica dell’europarlamento e rideterminare in positivo l’immagine del Paese arabo in questione. Una sorta di revisionismo storico-politico che oggi andremo ad analizzare, perché potrebbe aver influenzato pure alcune scelte legate all’automobilismo del futuro. I dettagli, lasciatecelo dire, sono a dir poco agghiaccianti.

Qatargate, cosa è successo nel dettaglio

Parlare di un accaduto così pesante e di spicco è difficile, ma altrettanto importante. Non solo perché riguarda il Qatar, Paese ospitante della Coppa del Mondo di calcio 2022. Ma anche perché coinvolge altri stati; a partire dal Marocco, sospettato di aver organizzato un giro di mazzette dedicate ad alcuni politici europei. Non viene scaratata neanche una pista che porta all’Iran, considerando gli ottimi rapporti fra Doha e Teheran.

E considerato il coinvolgimento di almeno un analista politico – considerato vicino alla Repubblica Islamica – forse le forze dell’ordine non si sbagliano di molto. Lo scandalo è poi dovuto anche ai nomi coinvolti: il vice presidente del parlamento europeo, la parlamentare Eva Kaili, l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri e Francesco Giorgi. Secondo gli inquirenti belgi, alcun ieurodeputati sono stati pagati dal Qatar e dal Marocco per orientare le scelte dell’Europa a favore di questi due Paesi.

Una vera e propria attività di corruzione, a quanto pare. L’obiettivo dei qatarioti, sarebbe quello di ammorbidire le posizioni della politica europea sul rispetto dei diritti dei lavoratori e dei diritti civili del Paese. E l’Iran? Spunta un altro nome, quello di Eldar Mamedov, che secondo quanto riportato dal Corriere della Sera viene considerato un lobbista pro Iran.

Anche il settore auto rischia di essere coinvolto?

Abbiamo parlato dello scandalo che coinvolge Qatar e Marocco in prima linea. Ma ciò potrebbe anche riguardare il settore automobilistico. Non molto tempo fa infatti è stato scelto di dire basta alle auto alimentate a benzina e diesel (decisione in vista del 2035). Uno stop che potrebbe essere stato pilotato proprio da alcuni interessi truffaldini. Un dubbio insinuato da Carlo Bonomi. Il presidente di Confindustria non usa mezzi termini e punta il dito contro i protagonisti di questa triste vicenda.

Bonomi, numero uno di Confindustria, pensa ad uno scandalo che potrebbe concernere anche le auto (Web source) 18 dicembre 2022 fuoristrada.it
Bonomi, numero uno di Confindustria, pensa ad uno scandalo che potrebbe concernere anche le auto (Web source) fuoristrada.it

Le sue parole vanno a mettere in dubbio la validità delle scelte UE: “Mi chiedo se le scelte effettuate sull’automotive siano state fatte in modo del tutto consapevole o siano state eseguite tramite pressioni esterne”. Si tratta di parole molto forti, senza ombra di dubbio, con il numero uno di Confindustria che dubita riguardo al Qatargate che tutto sia in regola: “Voglio essere certo che in Europa si sia fatto tutto in maniera consapevole e giusta”.

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