F1, il ricordo del campione tedesco è indimenticabile: nessuno ci è più riuscito

La Formula Uno, una categoria motoristica che ha sempre saputo regalare emozioni incalcolabili. Come in questo caso.

In Formula Uno, nel corso del tempo, siamo stati abituati a campioni provenienti da ogni luogo e Paese. Inghilterra, Spagna, Francia, Brasile, Argentina, Austria. E anche la Germania annovera alcuni dei più grandi campioni che ci siano mai stati all’interno della categoria madre del circus.

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L’ultima volta di un tedesco in F1 (Fuoristrada.it)

Come non pensare infatti a Michael Schumacher e Sebastian Vettel su tutti, due dei fuoriclasse più vincenti, iconici ed amati di ogni epoca. Questi due sono i nomi che spiccano più di ogni altro fra i tedeschi. Ma ce n’è stato un altro che qualche anno fa è stato in grado di compiere imprese semplicemente epiche. Uno che, circa sei anni fa, si laureò campione del mondo dinanzi ad un altro asso del volante, Lewis Hamilton. Parliamo di Nico Rosberg, ultimo iridato tedesco.

Nico Rosberg, la lunga carriera prima della consacrazione

Nato in Germania il 27 giugno 1985, Nico Rosberg è a tutti gli effetti un figlio d’arte. Suo padre si laureò campione del mondo di F1 nel 1982, una missione non scontata e mai banale, alla quale pure Nico ha sempre puntato con grande vigoria. Vincitore della GP2 Series, si è ritagliato uno spazio all’interno della massima serie automobilistica su di una Williams a partire dal 2006. La prima stagione non è stata felice, con soli quattro punti conquistati. Un dato che migliora in maniera un po’ più consistente negli anni a venire: Nico fa suoi due podi in Australia e a Singapore nel 2008. La svolta, anche se forse nessuno ne era ancora al corrente, compreso il tedesco, arriva nel 2010 con l’approdo in Mercedes. Il ritorno della stella di Stoccarda sancisce pure quello clamoroso – e amaro – di Michael Schumacher. Nell’anno del debutto, arrivano tre 3° posti, mentre nel 2011 Rosberg non riesce a conquistarne neanche uno. Due vetture di certo troppo modeste per puntare a grandi risultati.

Nico Rosberg e Lewis Hamilton: grandi amici, fino all'accesa rivalità durata dal 2014 al 2016 27 novembre 2022 fuoristrada.it
Nico Rosberg e Lewis Hamilton: grandi amici, fino all’accesa rivalità durata dal 2014 al 2016 fuoristrada.it

Nel 2012, con una vittoria, la situazione migliora. L’anno dopo conquista altri due successi al fianco dell’amico Hamilton. Un’amicizia genuina, trasparente e soprattutto forte. Ma destinata a non durare, come certificato dal corso della storia recente. Con l’avvento dell’era ibrida e del dominio Mercedes, infatti, i due diventeranno acerrimi rivali. Nel 2014, vince quattro gare. Ma sarà Lewis Hamilton a capitalizzare meglio le prestazioni della nuova vettura di Stoccarda, sbaragliando la concorrenza. Nel 2015, per Nico, arrivano più vittorie. Ma, ancora una volta, non è sufficiente. Non può esserlo. Il rivale britannico è micidiale, affamato e pieno di talento. Di certo della stessa pasta dei campioni del passato. Ciò, però, non convince Rosberg a dire ‘basta’. Come biasimarlo; la F1 sa essere imprevedibile. Sa essere variabile. E questo, come vedremo nel 2016, Nico Rosberg lo sa bene.

L’Everest di Rosberg: una montagna chiamata Hamilton, una vetta mondiale

I sogni son desideri. Ma ridurre l’impresa di Nico Rosberg, datata 27 novembre 2016, a un ‘semplice’ sogno sarebbe da pazzi. Perché Nico ha sognato, desiderato e sperato. Ma soprattutto creduto e infine esaudito. Il suo 2016, poetizzato da alcuni e maltrattato da altri, è stata una vera impresa che ha pareggiato i conti con il già iridato papà Keke. Ma soprattutto ha costretto Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, ad una delusione cocente. Di fatto, insieme a Raikkonen e Verstappen, Rosberg rimane ancora oggi l’unico ad aver costretto il fenomenale Lewis ad un doloroso e alquanto raro ruolo di vinto e non vincitore. Grazie a nove vittorie, 385 punti in campionato, otto pole position e anche un po’ di buona sorte – impossibile scordare lo sfortunato ritiro di Hamilton a Sepang – Quella che appartiene ai grandi campioni. Ma niente di rubato. Niente di banale. Superficiale. O facile da compiere.

Nico Rosberg, il trionfo più incredibile della sua carriera datato 27 novembre 2016 27 novembre 2022 fuoristrada.it
Nico Rosberg, il trionfo più incredibile della sua carriera datato 27 novembre 2016 fuoristrada.it

Perché Nico nel 2016 ha dato tutto – e forse pure di più, considerando il ritiro anticipato dalla F1 alla fine di quella stessa annata gloriosa – per battere uno dei più grandi fenomeni automobilistici di sempre. Per un sogno divenuto realtà. Oggi, a circa sei anni da quel trionfo, celebriamo Nico Rosberg e il suo Everest. Una montagna da scalare grande abbastanza da soffocare chiunque e una neve così fredda da far cambiare idea anche al più ottimista degli esseri umani. Il tedesco, in quella notte di Abu Dhabi, ha sradicato il fenomenale Hamilton fino a raggiungere una vetta. La sua vetta. Che unisce il monte più grande al cielo più azzurro. Una cavalcata che nemmeno un sette volte campione del mondo ha potuto scalfire. Perché l’ex numero 6 della Mercedes avrà avuto meno talento, si sarà ritirato prima, avrà vinto meno e verrà ricordato in misura minore rispetto all’asso di Stevenage. Ma il 2016 era, è e rimarrà eternamente suo. E questo, nemmeno il ricordo più sbiadito di quella magica stagione a tinte tedesche, potrà mai toglierglielo.

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