Silvio Berlusconi, addio alla sua eredità: la decisione della famiglia fa discutere

Silvio Berlusconi ha lasciato un’eredità importante da parte, adesso però qualcosa potrebbe vertiginosamente cambiare.

Silvio Berlusconi ha rappresentato, nel bene o nel male, una delle figure più rilevanti e importanti dell’intero panorama politico e imprenditoriale italiano. Impossibile non riconoscere ciò all’ex Presidente del Consiglio dei Ministri oltre che all’uomo che ha portato più e più volte il Milan sul tetto del mondo, ma anche il fondatore del gruppo Fininvest.

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Berlusconi (fuoristrada.it – Ansa)

Berlusconi è scomparso lo scorso giugno, ma ancora oggi si parla eccome dell’uomo nato a Milano il 29 settembre 1936. Dopotutto, come detto, nel bene o nel male sarà sempre una figura di elevatissimo spessore per quanto riguarda l’Italia, anche da un punto di vista storico.

Detto questo, all’interno dell’articolo in questione ne parleremo soprattutto perché una parte della sua eredità è pronta a dire basta. La decisione della famiglia, a questo punto, pare abbastanza netta.

Berlusconi, addio a lei: tutti i dettagli

Direttamente dal Modena meets Milano, precisamente il 2 settembre presso la sede di Giusti Aste a Formigine (MO), saranno messi all’asta ben 70 pezzi di grandissimo valore. Automobili e motociclette, ma anche oggetti appartenuti a piloti del calibro del grande NIki Lauda. Probabilmente, però, il pezzo più attraente agli occhi di appassionati ecollezionisti vari è quello dell’auto blindata appartenuta a Silvio Berlusconi, deceduto lo scorso anno. Parliamo della Maserati Quattroporto blindata, dotata di uno strepitoso motore V8 da 400 CV di potenza massima.

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Berlusconi, all’asta una sua grande eredità (fuoristrada.it – Ansa)

Gli fu assegnata nel 2004, quando era Presidente del Consiglio, direttamente da Luca Cordero di Montezemolo. Adesso potrà finire nelle mani di qualche amante del collezionismo a quattro ruote. Certo, il prezzo non è minimamente alla portata di tutti: 100.000 euro. O, almeno, la base di partenza. Le aste infatti possono sfociare in furiose e ardenti sfide dal punto di vista economico, quindi aspettiamoci che il prezzo finale sia addirittura più alto. Certo, va considerato che il pezzo finito all’asta non è affatto di poco conto.

Non è solamente un’automobile, bensì la vettura che racchiude in un certo senso – al suo interno, esterno e in ogni altro dettaglio estetico o tecnico – una bella fetta di storia dell’Italia. Proprio per questa ragione, è lecito aspettarsi una lotta all’ultimo euro per aggiudicarsi il genere di vendita che solitamente fa prudere le mani ai collezionisti. Vedremo se anche in questo caso le cose andranno in questo modo oppure se non si andrà tanto oltre ai 100.000 euro della ‘vendita base’. Da qui a settembre, certamente, di tempo per preparare un colpo così importante ce n’è a dir poco.

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