Puoi evitare questa odiosissima multa, se conosci la legge: ecco le eccezioni…

Ci sono multe che vengono comminate per infrazioni ancora troppo comuni in Italia. Ma alcune categorie di persone potrebbero evitarle.

La classica multa è uno dei dolori maggiori degli automobilisti italiani. Se poi si unisce anche alla decurtazione dei punti sulla patente, allora il danno è doppio. Chiariamoci: il Codice della Strada è in vigore per garantire la nostra sicurezza e quella degli altri, ed è un dovere degli automobilisti rispettarlo. Le multe, almeno in teoria, oltre allo scopo punitivo dovrebbero avere anche quello di dissuadere gli automobilisti a commettere determinate infrazioni.

Evita la multa in Italia
Così eviti la sanzione (Ansa) – Fuoristrada.it

Una delle più comuni è quella relativa al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Dal 1989 è infatti obbligatorio per gli automobilisti indossare le cinture di sicurezza alla guida. Un obbligo inizialmente previsto solo per chi occupava i posti anteriori delle vetture, che col tempo però è stato esteso a tutti i passeggeri ed anche ad altre categorie di veicoli, come le microcar ad esempio. Nonostante siamo più di 30 anni che le cinture sono un obbligo, sono ancora molti gli automobilisti che, per distrazione o incoscienza, non ne fanno uso.

Se beccati senza cinture si rischia una sanzione pecuniaria e la decurtazione dei punti dalla patente. Le multe vanno dagli 83 ai 332 Euro, con la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva entro i due anni scatta anche al sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Negli ultimi tempi, in concomitanza con l’utilizzo da parte della case produttrici di spie per segnalare il mancato uso delle cinture, abbiamo assistito a diversi metodi, illegali, per evitare la ‘spia rossa’. Ebbene, se sorpresi a fare utilizzo di tali metodi, scatta una multa da 41 a 167 Euro, con decurtazione di 5 punti dalla patente.

Obbligo di cinture, occhio alle categorie esentate

Ci sono però alcune categorie che non hanno l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza. In primis, gli appartenenti alle forze dell’ordine, alla forze armate o dei servizi sanitari e antincendio durante le emergenze. Il che è abbastanza ovvio dopo tutto, la cintura potrebbe costituire un contrattempo in frangenti in cui contano anche i secondi: un esempio può essere un poliziotto costretto a scendere velocemente dalla sua auto di pattuglia. Naturalmente ciò si estende anche agli appartenenti ai servizi di vigilanza legalmente riconosciuti.

Cintura di sicurezza
Alcune categorie sono esentate dall’indossare le cinture di sicurezza (ANSA) Fuuoristrada.it

E per quanto riguarda gli altri cittadini? Gli istruttori di scuola guida, durante l’insegnamento agli aspiranti patentati, non hanno questo obbligo, così come i conducenti di autobus o veicoli per il trasporto in piedi di passeggeri – categorie M2 e M3 – ma anche i conducenti di veicoli per il trasporto rifiuti e ad uso speciale. E per i comuni cittadini? Qui c’è bisogno di una certificazione medica. Ad esempio comune è l’esenzione, dietro comunque certificazione da parte del ginecologo, per le donne incinte o in caso di traumi particolari che potrebbero essere aggravati dall’uso dell’accessorio.

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