Lancia Thema “fatta” da Ferrari: il modello super potente che vi farà battere il cuore

Costruita nello storico stabilimento torinese di Mirafiori, la Lancia Thema ha avuto anche una versione firmata Ferrari davvero speciale.

Gli anni Ottanta sono stati davvero di fuoco per uno dei marchi più importanti a livello nazionale. La Lancia trionfava nei rally ma anche con le vetture di produzione era in cima al mondo. E a metà di questo decennio d’oro tirò fuori una delle auto più apprezzate di sempre, la berlina Thema. Presentata nel novembre del 1984 in occasione del Salone dell’automobile di Torino, è stata l’ammiraglia della seconda metà degli anni Ottanta e della prima metà degli anni Novanta della casa automobilistica italiana. E nacque dopo un lungo processo di gestazione, nonchè costoso, visto che il progetto vide lievitare i costi fino a raggiungere i 530 miliardi di Lire. Ma, a dire il vero, ne valse la pena, visto il successo.

Lancia Thema ferrari
Lancia e il Cavallino insieme per un’auto unica! (Canva) – Fuoristrada.it

La nuova ammiraglia riuscì non solo a far dimenticare molto presto il modello precedente, la Gamma, ma conquistò quote di mercato importanti in un momento in cui la concorrenza era decisamente agguerrita. Infatti riuscì a battere modelli come Audi 100, BMW Serie 5 E28 ed E34 e Mercedes E W124, oltre a Citroën XM e Renault 25. La Thema rimase in produzione fino al 1994: dieci anni in cui fece grande il nome Lancia in tutta Europa. Ma in pochi sanno che venne prodotta anche un’edizione speciale.

La Lancia Thema firmata Ferrari

Dopo due anni dalla sua nascita, Lancia decise di lanciare sul mercato un modello decisamente più aggressivo. Ma non nelle forme, che rimasero quelle classiche, ma nella sostanza. Sì, perché in realtà la vera novità era il motore. Fu così che nel maggio 1986 fece il suo debutto la Lancia Thema 8.32 Ferrari. Sì, avete capito bene, una versione griffata dal Cavallino rampante.

Lancia Thema Ferrari
Lancia Thema 8.32 (YouTube) – Fuoristrada.it

Il motore derivava direttamente da quello della berlinetta 308 e Mondial. Parliamo di un 8 cilindri a V di 90°, 2927 cc e una potenza massima di 215 CV a 6750 giri/min. Strutturalmente era identico a quello montato sui modelli Ferrari, ma subì comunque alcune modifiche per adattarlo alla berlina torinese.

Lancia dichiarò che la macchina poteva raggiungere i 240 km/h e accelerare da 0 a 100 in 6,8 secondi. Cosa che rese questa vettura la berlina più veloce del momento. La 8.32 aveva poi interni sfarzosi per l’epoca, rivestiti interamente di radica, pelle Poltrona Frau o in Alcantara, oltre a soluzioni innovative come i poggiatesta posteriori a scomparsa automatica e sospensioni elettroniche con taratura automatica o sportiva selezionabili dal conducente. La plancia aveva strumenti analogici ma anche bocchette in stile Ferrari, mentre fuori l’unica vera novità era l’alettone posteriore a scomparsa nel baule, attivabile tramite la rotazione della leva di comando del tergicristalli.

Fra prima e seconda serie ne vennero prodotti 3.520 esemplari – 2.370 della prima serie e 1.150 della seconda – tra cui 32 unità di una serie speciale numerata – II Serie – di color Rosso Ferrari. E c’è anche una chicca: infatti l’unica Thema 8.32 I Serie in livrea Rosso Ferrari ufficialmente riconosciuta è stata di proprietà di Abarth ed utilizzata da Cesare Fiorio. Inoltre ne fu realizzato un unico esemplare in versione Station Wagon destinato all’avvocato Gianni Agnelli, di colore argento Nürburgring e interni in pelle blu. Il prezzo? 63.098.000 di lire, il doppio di una Thema i.e. 16v che era il top di gamma per la versione normale. Ma ancora oggi è un mito.

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