Allarme in Italia, la situazione è tragica: sta accadendo sulle nostre strade

La situazione che si sta verificando sulle strade italiane è davvero terribile: ormai, è scattato l’allarme.

Aumentare la sicurezza sulle strade italiane sta diventando sempre più una priorità con il Governo attuale che sta intervenendo seriamente sul tema. Il 2023 è stato un altro anno caratterizzato da tantissimi incidenti stradali, molti di questi con conseguenze gravi non solo per conducenti e passeggeri ma anche per i pedoni. Per cercare di ridurre il più possibile i rischi in strada si sta lavorando molto sul far rispettare il più possibile i limiti di velocità, sia nelle aree urbane che in quelle extraurbane e più in generale mettendo in campo controlli più severi anche tramite strumenti come gli autovelox.

Disastro smog automobili
La situazione sotto questo punto di vista in Italia è davvero drammatica (Canva) – Fuoristrada.it

Tuttavia, per garantire davvero un livello di sicurezza soddisfacente sulle strade italiane è necessario guardare anche a un altro aspetto. L’UNRAE o Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri ha infatti pubblicato il Book 2023, ovvero la nuova edizione dell’analisi del settore autoveicoli in Italia realizzata dal Centro Studi e Statistiche dell’associazione di categoria.

Da questa indagine, è venuto fuori che sulle strade italiane circolano ancora milioni di auto e che buona parte di questi veicoli hanno ormai molti anni. Sono oltre un milione e mezzo le auto immatricolate in Italia nel 2023: un dato che supera di circa 250.000 unità quanto fatto registrare nel 2022. Il parco circolante nel nostro Paese ha ormai superato quota 40 milioni: un aumento enorme rispetto ai 34,3 milioni del 2009. E perchè il fatto che queste auto siano vecchie dovrebbe riguardarci? Presto detto…

Dramma in Italia, i dati sono pessimi: cosa sta succedendo

In più l’età media delle vetture si è decisamente alzata, passando da 7,9 anni circa a 12,5 anni. Prendendo in esame i 40 milioni di veicoli del parco circolante attuale, viene infatti fuori che il 23,2% di questi mezzi hanno più di 18 anni di età. Questo ha ovviamente un impatto in termini di sicurezza, dato che un’auto così vecchia può presentare più spesso problemi che mettono a rischio l’incolumità dei viaggiatori.

Sta accadendo sulle nostre strade: sale la preoccupazione
Il parco circolante in Italia è troppo vecchio: cosa è emerso dall’indagine – (Foto Canva) – Fuoristrada.it

Auto più vecchie significa meno sistemi di sicurezza moderni come ADAS e via dicendo a bordo. Ma la preoccupazione più grande è ovviamente quella legata all’impatto ambientale. L’indagine di UNRAE fa infatti emergere che il processo di decarbonizzazione del settore dei trasporti non ha ancora raggiunto i risultati sperati. Anzi, stando allo studio si nota una crescita importante nel 2023 delle immatricolazioni delle auto a benzina, passate dal 22,5% al 28,6% del totale. Alla fine del 2023, il parco circolante risultava composto per l’84,8% da auto a benzina e diesel.

Lo scorso anno le auto elettriche hanno raggiunto circa 66.300 immatricolazioni, crescendo di appena mezzo punto rispetto al 2022. Risultati che purtroppo, fanno registrare un peggioramento sulle emissioni medie di CO2, che dopo un confortante calo negli anni precedenti sono tornate a salire nel 2023. Insomma, auto inquinanti e poco sicure: peggio di così…

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