Renault dice stop, tutti increduli in Europa: è ufficiale, cosa succede adesso

La casa francese blocca un importante passo in avanti verso il futuro, scegliendo di farne uno indietro.

Le case automobilistiche sono sempre con lo sguardo rivolto al futuro, attente alle sfide che il domani propone loro. Si preparano e pianificano quelli che sono i passi da compiere per superare i diretti competitor in ogni ambito, dalle vendite alla comunicazione, perché gestire una casa o ancora di più un gruppo automobilistico non è una cosa semplice. Questo lavoro continuo deve anche portare dei risultati di rilievo altrimenti si tratterebbe di fatica sprecata ma soprattutto di perdite nei guadagni.

Oggi, l’aspetto della varietà nella gamma è importante per le aziende ma non è più quello vitale, ciò che conta maggiormente è far quadrare i conti alla fine dell’anno. Proprio per poterlo fare molte aziende hanno ridotto notevolmente il proprio listino: fino a qualche decennio fa per molti brand i modelli disponibili superavano la decina, ora molti sono limitati ad averne massimo sei. Quei sei però riescono a mantenere nella soglia di galleggiamento il brand che li produce che continua a vivere.

Renault dice basta
La casa francese dice di no… (Renault Media) – Fuoristrada.it

Questo ha anche uno scopo pratico, dato che spesso, le vetture elettriche odierne nascono su piattaforme condivise tra più marchi. Le case infatti stanno concentrando i loro sforzi sull’elettrificazione che sembra essere la visione futura del mondo dell’auto. Si tratta di una ricerca continua nel trovare il perfetto equilibrio tra sostenibilità produttiva ed economica, aspetti che fino a poco fa non era all’ordine del giorno per i gruppi automobilistici. Uno su tutti però sta incontrando difficoltà.

Renault dice stop ad “Ampere”, ora è ufficiale

La casa Renault è un esempio pratico: ha comunicato ufficialmente, tramite un annuncio mezzo stampa, la decisione di interrompere il processo IPO per la quotazione in borsa di Ampere, la divisione elettrica del brand. Questo lato del marchio transalpino non sarà quindi nei listini di Parigi e Francoforte, un passo indietro rispetto a quello che era l’iniziale asset strategico dell’azienda.

Un passo indietro importante
Fine del sogno economico per Ampere: se ne riparla in futuro  (Renault Media – Bicizen.it)

L’ingresso sul mercato finanziario era previsto per la prima metà del 2024 ma ciò non avverrà. Si è trattato di una scelta necessaria poiché la valutazione di Ampere è scesa di diversi miliardi rispetto all’idea iniziale, secondo la stampa da una decina a circa sei e questo aspetto è ovviamente fondamentale per posizionarla in borsa. Restano tuttavia confermati gli obiettivi di sostenibilità che l’azienda vuole raggiungere in questi 12 mesi, sul punto di vista delle uscite, non cambierà niente.

Se Ampere dovesse riacquisire valore, non è detto che Renault decida di tentare nuovamente questa strada ma al momento dire basta è sembrata la scelta più logica per salvaguardare azienda ed azionisti.

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