Porsche con Abarth, il “crossover” che non ti aspetti: la storia è incredibile

Porsche e Abarth assieme? Può suonare con un’accoppiata improbabile, eppure si è realizzata davvero: ecco la storia di un’auto incredibile.

Sono due nomi giganteschi della storia dell’automobilismo, ma difficilmente li si vede accostati. Eppure, Porsche e Abarth hanno collaborato una volta alla realizzazione di una vettura unica e ancora molto amata da automobilisti e collezionisti d’auto. Un “crossover” che ha segnato un pezzo di storia del mondo dei motori, ma di cui oggi poche persone sanno qualcosa. Eppure, stiamo parlando di una vettura dalle prestazioni eccellenti e dall’indiscutibile valore storico.

Porsche Abarth crossover
Porsche e Abarth unite insieme per creare un bolide (Canva) – Fuoristrada.it

La stranezza di questa collaborazione è abbastanza evidente. Abarth, a dispetto del nome di origine austriaca, è una casa automobilistica italiana, per la precisione bolognese. Nel corso della sua lunga vita è divenuta celebre in particolare per la sua collaborazione con la Fiat, iniziata negli anni Cinquanta e che ha portato la casa bolognese a far parte di quello che è oggi il gruppo Stellantis. Abarth ha immesso sul mercato diverse interessanti versioni sportive di auto Fiat, riscuotendo grande successo.

Nel 1959, però, la casa bolognese venne contattata dalla Porsche con un’allettante proposta. L’idea del produttore tedesco era di tuffarsi nel mondo delle corse GT con la sua 356B, la cui versione stradale aveva però un peso troppo elevato. Così la famiglia di Ferdinand Porsche si associò con Carlo Abarth, amico di lunga data, per modificare la vettura, fornendogli il telaio ma lasciando agli ingegneri italiani la realizzazione della carrozzeria.

Lo storico crossover sportivo tra Porsche e Abarth: una storia unica

In quel di Bologna, gli esperti ingegneri realizzarono un piccolo capolavoro rivoluzionario. La Porsche 356 Carrera Abarth GTL, come divenne poi nota l’auto, aveva un’estetica molto differente da quella del suo modello di partenza. Abarth lavorò soprattutto sulla riduzione del peso, scegliendo uno stile molto semplice ed essenziale, ma soprattutto una carrozzeria di sottilissima lamiera di alluminio. Un dettaglio che, in seguito, generò molte lamentele da parte dei possessori del mezzo, che si ammaccava molto facilmente.

Porsche che bomba
La rarissima Porsche…firmata Carlo Abarth! (Instagram) – Fuoristrada.it

Ne furono realizzati solo 21 esemplari, ma d’altronde la Porsche 356 Carrera Abarth GTL era stata pensata prevalentemente per le corse. Era un mezzo potente e maneggevole, con una potenza di 35 CV per 217 km/h il 1.600 cc, e di 160 CV per 224 km/h il 2 litri. E i risultati in pista furono eccellenti: l’auto vinse per tre volte consecutive, all’inizio degli anni Sessanta, sia a Le Mans che al Nurburgring. Tuttavia, a livello commerciale Porsche non risultò del tutto contenta del progetto, e dopo pochi anni interruppe la collaborazione con Abarth, lasciandoci però una storia iconica.

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