“Costerà posti di lavoro”: precipita la crisi del’auto tedesca, conseguenze in Italia

Crisi dell’auto tedesca: tutte le conseguenze e le ripercussioni che ci saranno in Italia, saranno molti i posti di lavoro che potrebbero essere persi.

I cambiamenti nel mondo dell’automobilismo sono sempre più vicini: ormai, è sicuro che avverrà una transizione verso la mobilità elettrica, saranno infatti prodotti sempre più veicoli elettrici. Chiaro che l’obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento e l’impatto ambientale dei mezzi di trasporto alimentati dal carburante tradizionale come diesel e benzina che produce molta CO2 quando questi propulsori vengono attivati. Molte persone inoltre stanno acquistando anche altri mezzi di trasporto a bassa o nulla emissione, come ad esempio le bici elettriche e i monopattini.

Problemi crisi economica tedesca
La crisi è alle porte: tedeschi ed italiani tremano (Canva) – Fuoristrada.it

Questi due veicoli permettono di spostarsi comodamente in città e di ridurre anche il traffico urbano, causa di disagi e stress, sono inoltre economici e dotati di ottime performance. Per ridurre il disagio e l’inquinamento creati dal traffico, molte regioni stanno applicando delle restrizioni dal punto di vista della circolazione, sopratutto nel centro storico. Ci sono zone in cui la circolazione è limitata e ci sono delle vere e proprie fasce green. Questi però sono effetti marginali del cambiamento se paragonati alla grave crisi che molti brand stanno affrontando.

Non mancano case produttrici di automobili anche molto importanti e con fatturati pari a miliardi di Euro ogni anno che stanno accusando la botta del passaggio alle automobili elettriche. Marchi come la stessa Volkswagen e Stellantis hanno dovuto stoppare la produzione di alcuni modelli EV perchè la richiesta è stata troppo scarsa. Ma non sono gli unici nei guai.

Crisi dell’auto tedesca, conseguenze e ripercussioni in Italia

La produzione di veicoli elettrici e la trasformazione dei mezzi di trasporto ha delle ripercussioni anche sui grandi protagonisti del settore dell’automotive, è chiaro infatti che ci sono delle conseguenze sulle attività. In particolare in Germania, a risentirne parecchio sarebbe stato ZF Friedrichshafen, uno dei fornitori più grandi di componenti per automobili e veicoli commerciali come motori ed altri sistemi, campo in cui fin dal 1915 la fabbrica tedesca si muove con grande abilità.

Crisi per ZF Germania
ZF, la crisi è grave! (ZF Friedrichshafen) – Fuoristrada.it

A dichiararlo sarebbe stato Achim Dietrich, il capo del comitato aziendale della città del Baden-Württemberg: a quanto pare la dirigenza sarebbe al lavoro per chiudere due stabilimenti in Germania come ha confermato Ansa. La conseguenza è che ci saranno anche molti licenziamenti: al momento infatti sembrerebbero a rischio tagli ben 12.000 posti di lavoro. La chiusura delle aziende deriva da una necessità di adattamento alla nuova situazione, e anche dal bisogno di concentrarsi sulla ricerca e lo sviluppo di attività produttive in paesi che hanno costi più bassi, come ad esempio l’Europa dell’est, l’India e la Cina.

Lea Corzilius, responsabile delle risorse umane di ZF, ha dichiarato che l’obiettivo sarebbe quello di preservare i lavoro, ma che tuttavia sarà inevitabile fare dei tagli data la trasformazione verso la mobilità elettrica. L’azienda infatti è specializzata ormai da anni nello sviluppo nella produzione di cambi differenziali di trasmissioni destinati principalmente ai motori a combustione interna.

Visto il momento storico, la Friedrichshafen, si trova attualmente a dover modificare le attività per concentrarsi sui sistemi di guida per vetture elettriche e probabilmente anche di guida automatizzata, servendosi di software automobilistici sempre più sofisticati: si trova dunque a mettere in secondo piano tutto ciò che riguarda le tecnologie meccaniche delle vecchie automobili. Inutile dire che benché questa ditta sia tedesca le conseguenze di tali problemi si faranno sentire anche nel nostro paese.

Nel nostro paese, ZF Friedrichshafen ha una dozzina di impianti sparsi in tutto il paese da Assago a Roma che danno lavoro a migliaia di persone: se la crisi dovesse toccare ancora il brand tedesco non possiamo certo non aspettarci conseguenze anche su questi impianti. Anche si ci auguriamo non si arrivi a tanto…

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