Con il boom delle biciclette elettriche, anche le formule di condivisione sono cambiate. Ecco cosa succederà a breve in città.
La pandemia ha decisamente modificato il modo di vivere e di intendere la mobilità. Se prima molti si spostavano in treno, con i mezzi pubblici o con i veicoli di condivisione, la paura di prendere il virus ha portato questo trend ad incrinarsi facendo al contrario esplodere le vendite delle biciclette sia classiche, che a pedalata assistita o elettriche. 
Seguendo questo principio hanno via via preso piede formule come il bike sharing, soprattutto quello che sfrutta l’elettrico, specialmente nelle grosse città, dove il traffico è intenso e ogni giorno si muove un grande flusso di persone.
Per il breve termine saranno però effettuate alcune modifiche sostanziali, con l’introduzione di nuovi mezzi, orientati ancora di più verso la lotta all’inquinamento.
eBike sharing, come si evolverà la formula in città
A dare impulso a questa rivoluzione è la Lime, azienda specializzata in veicoli al 100% “verdi”, presente in tutto il mondo, che vanta nella sua mission proprio quello permettere alle persone di utilizzare lo stesso mezzo, così da diminuirne la presenza sul territorio e rendere specialmente le aree più vivibili e a misura d’uomo.
Attualmente la compagnia ha cominciato a introdurre delle novità a Milano dove sta per sostituire la flotta attuale con le Gen4, già rilasciate a Parigi, Londra, Sydney, Roma e Washington.
Le bici elettriche condivise messe a disposizione dal produttore saranno 2mila e si andranno ad aggiungere ai 750 monopattini sempre full electric, circolanti.
L’investimento operato è importante trattandosi di 3,2 milioni di euro. Le ragioni che hanno spinto il costruttore ad accettare la sfida, è la grande domanda da parte dei residenti. Giusto per fornire un dato soltanto nel gennaio di quest’anno è stato registrato un incremento delle corse del 40%.
Dal punto di vista estetico queste biciclette sono caratterizzate da una livrea verde e bianca. La batteria è intercambiabile e compatibile con i monopattini sempre di quarta generazione della linea. In questa maniera di garantiscono efficienza, sostenibilità e riduzione dei costi operativi. 
Sul motore sono state operate delle modifiche nell’ottica di implementare la marcia nei tratti in salita. Inoltre per garantire una maggiore connettività è stati applicato un supporto per lo smartphone ed è stato inserito un display sul manubrio, uguale a quello dei monopattini, così da offrire una visualizzazione standard su tutti i prodotti del marchio.
La trasmissione è automatica ed è stata ridotta a due rapporti, così da rendere la pedalata più fluida. Interessante il fatto che la bicicletta sia sta realizzata a moduli, per cui in caso di problema tecnico o danno può essere riparata agevolmente senza bisogna di sostituirla del tutto.
Per prendere a noleggio le Lime Gen4 il procedimento è molto semplice. E’ sufficiente infatti, scaricare l’app aziendale e individuare il veicolo più prossimo alla zona in cui ci si trova attraverso la mappa fornita. A quel punto, una volta sul posto, basterà scansionare il QR code presente sul veicolo per poterlo utilizzare. Il costo è di un solo euro per lo sblocco e venticinque centesimi al minuto per l’uso effettivo.