Ormai è ufficiale, il paese è un leader delle importazioni. L’arrivo della Cina terrorizza tutti i rivali.
Era stato previsto anni fa che la Cina, un tempo una vera cenerentola della realtà automobilistica avrebbe raggiunto i maggiori paesi esportatori ed importatori di automobili, una volta trovata la quadra della sua complessa situazione in fatto di produzione, progettazione e vendita di automobili. Il paese del Dragone era un vero gigante dormiente. 
Fino ad una ventina di anni fa la Cina era famosa per i suoi numerosi plagi di automobili straniere sul mercato mondiale. Pochi marchi come ad esempio Great Wall erano davvero in grado di incidere sui mercati occidentali o al limite, come Chery ha fatto con la DR Automobiles italiana, di proporre vetture soggette a re-branding di qualche tipo sul mercato europeo…
Negli ultimi anni però le automobili cinesi sono diventate molto più apprezzate ed hanno iniziato ad imporsi anche in mercati dove non erano mai arrivate. Un esempio su tutti è la Russia che da quando i marchi occidentali hanno annunciato embarghi e restrizioni sulle vendite è ricorsa sempre di più al panorama automobilistico cinese per l’importazione di automobili. Ma non è tutto…
Il sorpasso inatteso
Stando ai dati diffusi dalla China Association of Automobile Manufacturers il paese asiatico ha aumentato del 77% le sue esportazioni di automobili nel corso del 2023 operando un sorpasso storico sul Giappone, nazione dove tra l’altro sorge la casa dei record, Toyota, che ha il primato assoluto di vendita in numerose categorie. 
Sarebbero infatti ben 2,34 milioni le vetture cinesi esportate in tutto il mondo contro le circa 2 milioni provenienti dal Giappone, fino allo scorso anno paese dei record in merito ad esportazioni e vendite. Sicuramente la situazione russa ha influito in positivo su questo dato ma non è tutto, le auto cinesi sono sempre più comuni anche nei paesi occidentali che non soffrono embarghi.
Il motivo è chiaro: le automobili e soprattutto quelle elettriche prodotte in Cina sono sempre più economiche delle loro controparti europee ed americane con modelli che costano poche migliaia di Euro offrendo comunque optional e dotazioni di tutto rispetto. Sicuramente è questo il motivo che ha portato la Cina ad effettuare un sorpasso che non può non preoccupare i CEO delle grandi aziende ad ovest.