Auto d’epoca, arriva una grande novità: ora cambia tutto

Auto d’epoca, ecco cosa cambierà. Rivoluzione in arrivo, appassionati e cultori delle quattro e delle due ruote in massima fibrillazione. I dettagli svelati

Che l’Italia sia il Paese dei Santi e dei navigatori non è un mistero, ma che sia anche il Paese dei motori è sempre meglio ricordarlo. Su e giù per il nostro territorio ci sono più di 500.000 appassionati che risultano proprietari di automobili e di moto dal certificato valore storico.

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Auto Epoca, cambia tutto: la novità in arrivo (Ansa) – Derapate.it

Auto o moto d’epoca, per farla semplice, ma che di semplice non ha assolutamente nulla. Non solo per la stima affettiva che c’è dietro un veicolo simile, ma anche e soprattutto per la burocrazia che spesso non aiuta i proprietari.

Ricordiamo che secondo l’articolo 60 del Codice della Strada, sono definibili come d’epoca e di interesse storico o collezionistico, tutti quei veicoli che regolarmente iscritti all’apposito registro e dotati in tutto e per tutto della relativa certificazione.

Certificazione che deve riportare la data di costruzione e le caratteristiche tecniche originali. Detto questo, è in arrivo una vera e propria novità per le centinaia di migliaia di appassionati e di cultori di motori in Italia. E a comunicare tutto è la nota rilasciata dal Ministero dei Trasporti.

Auto d’epoca, arriva la nota del MIT: cosa succederà in Italia

Secondo quanto riportato e rivelato dal MIT, dunque, ci sono oltre 5000 targhe originali che vengono richieste annualmente alla Motorizzazione Civile. Una fila interminabile di scartoffie, complicate dal fatto che molti di questi veicoli storici e d’epoca sono spesso reimmatricolati. Le targhe storiche, dopotutto, vengono prodotte dal poligrafo zecca dello Stato e dopo la modifica introdotta nel 2020, è possibile richiedere quelle iscritte per la prima volta al PRA.

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Grande novità per i possessori di un’Auto d’epoca (Ansa) – Derapate.it

In poche parole, secondo gli ultimi accorgimenti varati dal Ministero dei Trasporti, chi detiene un veicolo di interesse storico reimmatricolato, può richiedere e ottenere la prima targa rilasciata appunto dal PRA. E dunque può richiedere e ottenere una targa appartenente al medesimo periodo storico di costruzione o circolazione del veicoli. Il tutto, chiaramente, secondo le norme ed il design originale.

Una piccola (ma grande svolta) che può aiutare i tanti appassionati di motori a sbrigare gran parte delle noie burocratiche che spesso spengono i bollenti spiriti dei collezionisti. La burocrazia è ancora tanta e il MIT è al lavoro per tagliare ulteriormente inutili e ridondanti cavilli, ma intanto si procede a piccoli passi.

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