Resta o parte? L’interrogativo continua a scuotere il paddock della F1 e in particolare il box della Ferrari. I dubbi e le certezze sul tema.
E pensare che nel corso della passata stagione l’ex responsabile del muretto del Cavallino Mattia Binotto aveva in più di un’occasione prefigurato il 2023 come l’anno buono per il team italiano grazie ad una monoposto che avrebbe dovuto essere piuttosto competitiva per via di un motore super potente.
Le pista però ha raccontato una storia diversa e sebbene non sia il caso di parlare di flop sarebbe altrettanto ingiusto definire il progetto SF23 come vincente. La macchina effettivamente fatica, in particolare non riesce a far lavorare bene le gomme e il propulsore fa quel che può. Allo stesso modo, a livello strategico, malgrado la cacciata di Inoki Rueda, le cose non vanno meglio. Un gran premio tutto fila liscio, e quello successivo si torna alla normalità. Troppi alti e bassi che metterebbero in crisi la psiche di chiunque. 
A rendere questa situazione ancora più pesante da sostenere, la consapevolezza che, in silenzio, la diretta concorrenza sta facendo passi avanti. Lo ha dimostrato la Mercedes, certo lontana dalla Red Bull, ma ormai complessivamente forte, e lo sta provando pure la McLaren che, nei primi eventi del campionato, pareva destinata ad un’annata fallimentare.
In barba alle sue risorse e al suo blasone la Scuderia dà l’idea di essere l’unica incapace di dare la zampata, o almeno un cenno di ripresa. In mezzo a tutto questo, non aiutano i battibecchi tra i due corridori. Nel gruppo non c’è sinergia, ma rivalità estrema, che potrebbe rallentare e non poco il processo di recupero.
Sainz dà l’addio alla Ferrari? Tutta la verità
Ultimamente, anche a causa di suddette frizioni e del malessere dato dalle criticità nella convivenza, si è fatto un gran parlare del futuro di Carlos Sainz, secondo alcuni ormai prossimo all’uscita di scena a favore di Alex Albon, attivo in Williams, o ancora di Lando Norris. Dal canto suo di recente il madrileno aveva dichiarato di volerci pensare il prossimo inverno, avendo ancora un contratto valido per l’intero 2024 con la squadra modenese, tuttavia, dall’Ungheria, ha sostenuto che comincerà a riflettere già a partire da agosto, durante la pausa estiva. 
“Voglio cercare di capire cosa mi può rendere felice“, ha affermato a Motorsport.com, correggendo però presto il tiro per non scontentare boss Frederic Vasseur, il quale ha esortato l’equipe al massimo focus, per non scivolare ancora più indietro tra i costruttori.
“Per adesso devo concentrarmi sul lavoro, che è la priorità. E’ necessario risolvere le problematiche della macchina nel breve periodo per il prossimo biennio quando sarò ancora qui, così da poter compiere un bel passo avanti”, ha proseguito spegnendo le indiscrezione di un divorzio immediato.
Con zero podi conquistati in questa prima parte di Mondiale, ovvero due in meno rispetto al compagno-rivale Leclerc, Carlitos occupa attualmente la quinta posizione della generale driver con 83 punti. Paradossalmente, i due ritiri accumulati da Charles, stanno facendo sì che il figlio d’arte sia più avanti.