Incentivi auto, cambia tutto: addio ai bonus per l’auto elettrica, si torna al “tradizionale” per tutti

Il governo sceglie una nuova strada per quanto riguarda gli incentivi sulle automobili. Cosa sta succedendo. Continua la lotta tra auto elettriche e tradizionali

La polemica sulla nuova direzione che l’industria automotive si trova a dover prendere continua a dividere. La necessità di tutelare l’ambiente e di contenere il più possibile i danni prodotti dall’inquinamento sono sotto gli occhi di tutti, ed è per questo che ormai da anni si stia spingendo sempre di più verso un maggiore utilizzo delle automobili elettriche. In molti, però, ritengono che rinunciare alle auto tradizionali (come per esempio proposto dall’Unione Europea, che intende bloccarne la produzione a partire dal 2035) in favore dell’elettrico non porti un beneficio poi così rilevante dal punto di vista ambientale a fronte di un maggiore costo sia per le aziende che per le auto, che si trovano a dovere sostenere costi importanti per avere la propria automobile.

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Stop agli incentivi sulle auto elettriche – Fuoristrada.it

L’Italia è uno dei paesi che si è fatta portavoce di quest’ultima tesi. E’ essenziale investire nell’elettrico, ma per il governo italiano questo non vuol dire rinunciare completamente alle automobili tradizionali. Un segno di questo è anche la decisione presa dal governo in merito al rinnovamento del parco macchine del paese. Un gran numero di cittadini ha infatti auto molto vecchie. Per consentire loro di cambiarle e incentivare l’acquisto di auto più nuove e meno inquinanti sono stati messi degli incentivi a disposizione.

La maggior parte ovviamente comprende bonus e vantaggi per l’acquisto di automobili elettriche ma non solo. Per rinnovare i veicoli che circolano nelle strade italiane si è anche pensato a incentivi sulle auto tradizionali.

Incentivi, cambia la politica del governo: le auto tradizionali tornano a dominare

Il governo sarebbe pronto a promuovere la rottamazione dei veicoli che inquinano maggiormente. Si partirebbe da quelli classe euro zero sino ad arrivare agli euro 3. Il governo, come spiegato in parlamento, punta ad incentivare chi si trova in condizioni di difficoltà economica a svecchiare la propria vettura. Il ministro Urso ha sottolineato come gli incentivi che il governo ha predisposto per le auto elettriche sino a questo momento non abbiano ottenuto il risultato sperato. Basti pensare che dei 425 milioni messi a disposizione per la misura ne sono stati utilizzati solo 33, appena l’8%.

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Giorgia Meloni (AnsaFoto) – Fuoristrada.it

Questo ha reso necessario che gli incentivi vengano rivisti, affinché si possa avere un ricambio del parco automobili che sta circolando nelle strade italiane, che in questo momento è il più inquinante e vecchio d’Europa. Quasi 11 milioni di vetture sono considerate altamente inquinanti, più del 25 %. Questo fa si che si venga a creare una vera emergenza ambientale.

Per questo potrebbe essere istituito un tavolo permanente in cui spostare la discussione con tutti gli operatori del settore in modo da trovare una soluzione e gestire la transizione in modo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. E’ necessario raggiungere la neutralità economica, punto fermo del governo italiano. Per farlo è necessario lavorare anche sui motori tradizionali endotermici, che con la tecnologia potrebbero raggiungere la neutralità termica. L’elettrico quindi nelle idee del governo non è l’unica soluzione.

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