Stefano Domenicali ha fatto annuncio che inevitabilmente ha finito per destare un po’ di preoccupazione all’interno del paddock della F1
Negli ultimi anni, la Formula 1 è stata al centro di tanti cambiamenti, non solo quelli che hanno riguardato lo sviluppo delle vetture, ma altresì quelli che hanno visto l’ampliamento del calendario a 23 Gran Premi stagionali e tutti gli aspetti collaterali agli eventi prettamente sportivi. 
Una situazione, questa, che quindi vede un Circus fortemente cambiato rispetto al passato, anche per via del grande successo ottenuto nelle ultime stagioni con l’arrivo della serie tv Netflix Drive to Survive. Un nuovo modo di intendere le corse che ha finito per cambiare anche le dinamiche interne tra team, piloti e vertici del Mondiale. Per non parlare del processo di spettacolarizzazione del campionato che Domenicali vorrebbe portare avanti allo scopo di attrarre sempre più interesse nei confronti della F1.
Adesso, infatti, in molti spingono per avere un GP nel proprio paese e, al tempo stesso, numerose case automobilistiche e imprenditori spingerebbero per entrare nella Formula 1 nei prossimi anni. Il cambio regolamentare del 2026 sarebbe l’occasione ideale per diversi costruttori, che potrebbero stringere accordi di partnership con alcune scuderie già presenti. Tuttavia, altri team non sarebbero così favorevoli al loro ingresso, con la faccenda che sembra destinata a far discutere ancora.
Domenicali, l’annuncio desta preoccupazione: è tutto da vedere
In occasione di una videoconferenza con gli investitori, Stefano Domenicali ha annunciato che la quota di 200 milioni che le squadre dovrebbero sborsare per poter partecipare al campionato potrebbe aumentare allo scopo di “tutelare nel miglior modo possibile la Formula 1“. Ciò sarebbe una diretta conseguenza delle pressioni esercitate già da qualche tempo da parte delle dieci scuderie che già vi fanno parte, le quali non vedono di buon occhio al 100 percento l’eventuale ingresso di nuovi team, poiché potrebbero togliergli quantomeno una parte degli incassi stagionali. 
Del resto, la situazione economica è cruciale per molte scuderie che in questi anni sono restate nel campionato nonostante le difficoltà dovute alla pandemia e al poco interesse dei tifosi. Dunque, se da una parte i vertici dei dieci team non escludono a priori nuovi innesti, dall’altra pensano sia necessario che quest’ultimi paghino una cifra maggiore dei 200 milioni inizialmente fissati per entrare a far parte della Formula 1.
Ad ogni modo, la situazione è ancora tutta in divenire. La “coda” alla porta del Circus sarebbe molto lunga, come ha fatto sapere peraltro Domenicali nella stessa occasione, e non è escluso che imprenditori e costruttori possano comunque pagare qualsiasi cifra pur di partecipare al Mondiale. Andretti, ad esempio, è tra i più interessati e di questo suo interesse non ne ha mai fatto un mistero. La partnership con Cadillac sarebbe già stata delineata e quindi ora bisognerà vedere se riuscirà o meno nel suo intento.