Ci sono alcuni appassionati che sono letteralmente impazziti per un modello antecedente alla Citroen Ax. Scopriamolo insieme.
Ci sono delle automobili che restano nell’immaginario collettivo come delle icone da cui non ci si può disaffezionare. Alcuni amatori farebbero pazzie per poterne avere una nei propri garage e altri già le hanno fatte. Possono essere datati e pieni di problematiche estetiche e negli assemblaggi. Eppure, l’amore per determinati archetipi non muoiono mai. 
Quella che vi mostreremo oggi è un’automobile molto particolare e che ha anche avuto un buon mercato. Le serie prodotte sono del tutto differenti e riescono ad accontentare ogni tipo di automobilista. Di tratta di tre fattezze differenti che potevano essere catalogate nelle sezioni ranch, convertibili e club. Una di loro era del tutto unica e prendeva spunto proprio dalla più nota produzione antecedente della casa automobilistica francese.
La Ax e le sue evoluzioni
C’è da notificare anche un’altro modello molto noto della Citroen, ossia la Mèhari. Una delle evoluzioni della Ax ha una grande somiglianza di quest’ultimo, anche se è un mezzo di trasporto maggiormente duttile nella quotidianità. Si tratta della Mega Tjaffer, capace di essere acquistata con diversi tipi di motore. In particolare si potevano scegliere con tre diverse capacita in termink di litri: da 1,1; da 1,4; o da 1,5 a diesel.
Si tratta di un modello 4×4, creato sia con trazione anteriore, che con quella integrale. Non si trattava di un vero e proprio fuoristrada, ma era in grado di poter percorrere anche delle strade innevate o infangate.
Le immagini rendono chiaro il fatto che non si tratta di un modello raro, ma del tutto unico. In effetti, si può ben notare quanto sia diversi dagli altri 4×4 a noi noti. Il suo peso era molto basso, dato che non andava oltre agli 80 kg. Questa misura era facilitata dalla sua scocca, creata in plastica.
La Mega Tjaffer tanto amata
Il modello sopra citato è stato lanciato nel lontano 1992. Si tratta di una produzione firmata dalla casa Aixam. L’idea è stata quella di creare qualcosa di diverso e con una sovrastruttura rimovibile in più parti.
Per tutti coloro che vorrebbero aprire ulteriormente l’auto, sarebbe possibile anche smontare facilmente le portiere. Sono tantissime le parti interne che provenivano, in parte, dal modello della Ax. Fra queste ci sono i comandi, i sedili, il volante e il cruscotto. 
Per poter acquistare un modello di Tjaffer si potevano spendere dai 12 mila, fino ai 18 mila euro. La prima consegna avvenica senza il tetto e senza le portiere. Solo nei Paesi Bassi, sono state vendute oltre le 150 unità. Questo è stato dovuto grazie alla netta versatilità che si poteva avere con questi modelli di automobili 4×4.