Le rivalità nello sport sono la base agonistica da cui partire e lo sanno bene Hamilton e Verstappen. Ma poi la pace è necessaria.
Come in tutti i settori professionali, disguidi e malintesi ci possono stare. Specie se, poi, all’interno nascono delle competizioni, in cui la lotta al primo posto porta le persone con maggior ambizione a dare tutto. Solamente che di fronte ci si trova dei professionisti che si impegnano in egual modo e proprio per questo motivo, a volte, sorgono delle incongruenze per l’obbiettivo finale raggiungibile solamente da uno. 
In F1, come in tutti gli altri sport agonistici, i livelli di concentrazione e di attenzione sono alle stelle. Basta sbagliare una minima curva per creare disagi ai propri avversari e compagni di squadra. Proprio per questo motivo, chi si trova in pista si mette nella condizione di dare delle dritte, che in quel momento sembrano più giuste, ai propri avversari. Non solo, anche durante le interviste possono avvenire tali dinamiche e lo sanno bene i protagonisti.
Il rancore in F1 fra Verstappen ed Hamilton
Ovviamente, per chiunque conosca un minimo questo settore del Motorsport, non può non conoscere i due campioni. Uno è ormai un veterano e ha tirato, un po’, le redini in questi ultimi due anni, come ha fatto la scuderia in cui milita. L’altro è una stella nascente, proprio come la casa automobilistica che rappresenta, capace di far emozionare proprio tutti in questi ultimi due anni.
Basti pensare che Hamilton, con la Williams-Mercedes, è stato in grado di vincere ben 7 campionati. Insomma, uno che si ritrova ai livelli di Michael Schumacher, mica roba da niente.
Mentre Verstappen, in questi ultimi due anni, è stato il principino indiscusso dei Gp internazionali, attirando a sé tutte le attenzioni del caso da parte di chi tendeva a sfidarlo per un posto unico sul podio più alto.
La pace fra i due campioni
I dissapori a questi livelli fanno parte del gioco e l’importante è non portare dei rancori, che non sono adatti a nessuna delle competizioni sportive conosciute al mondo. Di certo, il danno fatto, da uno o dall’altro, non è così insanabile.
Affiancarsi a grandi velocità in pista può portare ad errori o distrazioni volontarie che possono danneggiare l’avversario. Proprio questo è avvenuto fra Hamilton e Verstappen, con quest’ultimo che durante un’intervista nel dopo gara del Gp in Brasile, valido come penultima corsa del Mondiale 2021, ha dato la colpa all’avversario per un sorpasso “sporco”. 
Quella è stata una stagione ricca di emozioni e con un testa a testa carico di tensione. Ma, ora, la situazione è diversa e i due concordano su una decisione determinante. Si tratta del ritorno in Africa della F1, desiderato anche dal presidente del settore Stefano Domenicali. Sia Verstappen che Hamilton hanno dato il loro benestare per fare ritorno nell’unico continente che manca alla competizione, più precisamente sulla pista di Kyalami. L’idea non è ancora una scelta decisa, ma chissà cosa potrà accadere.