Tesla, nuove grane per il colosso dell’elettrico: oltre 2 milioni di auto nel mirino, cosa sta succedendo

Non si arrestano i problemi per Tesla. Una nuova indagine ha fatto emergere irregolarità. Ecco cosa sta accadendo e i rischi.

Giusto pochi giorni fa i media avevano divulgato la notizia del richiamo di ben 3.878 Cybertruck su ordine della National Highway Traffic Safety Administration a causa delle denunce di un difetto molto grave sul fronte della sicurezza e che riguarda il blocco del cuscinetto dell’acceleratore nel rivestimento interno al di sopra del pedale stesso, per cui inconsapevolmente l’auto prosegue a tavoletta, incrementando il rischio di collisione.

Tesla indagine
Tesla sotto indagine per la sicurezza – Fuoristrada.it

Ebbene, nemmeno il tempo di riprendersi da questo colpo poco edificante, che la Tesla è stata raggiunta da una nuova ordinanza relativa questa volta a ben  2 milioni di veicoli. A spingere la NHTSA all’ennesimo provvedimento nei confronti del colosso dell’elettrico su quattro ruote, ci sarebbero dei sospetti sulla tenuta di uno strumento davvero cruciale.

Tesla ancora nei guai, cosa sta succedendo

Tutto è partito da un allarme scattato tre anni fa a proposito del cosiddetto Autopilot e della sua presunta pericolosità. Per chi non lo sapesse tale dispositivo consente al veicolo di frenare, accelerare e sterzare senza la necessità di intervento del guidatore.  Se poi si dispone del sistema più sofisticato, è possibile anche cambiare corsia senza che chi è alla guida faccia nulla. Complessivamente potremmo definirlo un servizio che si avvicina a quello dell’automatizzazione, anche se non totale.

Ebbene, l’agenzia statunitense sarebbe stata sollecitata a seguito di una serie di incidenti capitati a vetture che montavano lo strumento aggiornato con il nuovo software.  L’analisi ha riguardato le Model Y,X, S, 3 e Cybertruck vendute in America tra il 2012 e il 2024.

Dal canto suo l’azienda di Elon Musk non ha potuto far altro che cospargersi il capo di cenere, ammettendo di non aver applicato sufficienti sistemi di controllo per impedire un uso improprio da parte del conducente. L’atteggiamento superficiale della compagnia potrebbe aver quindi contribuito all’innesco di almeno 13 sinistri, secondo quanto certificato dall’inchiesta. Questi episodi avrebbero provocato più decessi e feriti con lesioni gravi.

Autopilot Tesla
Autopilot, Tesla nei guai – Fuoristrada.it

Per la National Highway il produttore di EV non avrebbe adeguatamente preparato i clienti, inducendoli a credere in una maggior capacità dell’Autopilot e di conseguenza ad abbassare il livello di attenzione.

A fronte di tale sentenza eclatante sembrerebbe ormai scontata una class action intentata dalle persone che hanno sborsato fior fiori di dollari per automobili che alla fine si sarebbero rivelate delle trappole.

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