Le truffe online sono all’ordine del giorno e sempre più raffinate. Una delle tante coinvolge il mondo dell’auto e ha già causato diversi danni
Chi si tratti dell’acquisto di un’automobile vecchia o nuova, piuttosto che di una polizza assicurativa è sempre necessario prestare attenzione perché i malintenzionati sono in agguato e spesso in maniera subdola sul web. Grazie alle moderne tecnologie, infatti, truffe e raggiri, sono diventati più semplici da perpetrare. Inoltre il livello di raffinatezza di chi compie tali azioni fa sì che sia facile cadere nel tranello, convinti di trovarsi al posto giusto. 
Se a volte, in passato, c’era sempre qualche elemento che poteva far sorgere dubbi, oggi purtroppo, quando ci si accorge dell’imbroglio il danno è fatto anche con notevoli perdite economiche per i malcapitati.
Emblematico, a riguardo, quanto avvenuto con una serie di episodi accaduti nel bolognese e che hanno avuto come protagonisti alcuni malintenzionati, prontamente denunciati alle forze dell’ordine.
Truffe auto: clienti disperati, ma arriva la polizia
Tutto è partito da alcune denunce effettuate alla polizia di Castel San Pietro e Vergato. La prima ha visto coinvolta una donna di 34 anni che avrebbe contattato un numero di telefono fisso perché interessata ad un preventivo di Rc Auto piuttosto conveniente. Dopo aver ricevuto un sms di conferma dal presunto venditore, la signora avrebbe inquadrato il QR code presente sul messaggio e quindi effettuato il pagamento di 452,36 euro. Solo dopo essere stata raggiunta da una nuova richiesta di denaro avrebbe compreso di essere stata truffata.
In due, un 26enne e un 28enne italiani, avrebbero invece tentato di ingannare un 77enne chiamato dalla ex moglie, a sua volta raggiunta da un presunto messaggio della loro figlia sebbene proveniente da un numero sconosciuto. Come nella più classica delle truffe agli anziani la ragazza avrebbe inventato di aver perso il cellulare avanzando poi pretese di soldi. Anche qui sarebbe stato utilizzato un QR code per due versamenti sarebbero stati due per un totale di 1.896 euro. Solamente dopo aver parlato con la figlia, l’uomo si sarebbe ravveduto. 
E non è andata bene neppure ad un 30enne di origini straniere che voleva comprare un un’auto ma che alla fine si è trovato con 5.200 euro in meno sul conto, per il presunto acquisto di una FIAT 500 diventata nel frattempo una Nissan Qashqai.
Tutti casi di phishing che devono metterci sempre in guardia e farci sospettare sempre. Il consiglio è di affidarsi sempre a rivenditori autorizzati (anche sul web) per l’acquisto di auto o la sottoscrizione di una polizza assicurativa. Al minimo segnale di sospetto, interrompete ogni transizione. Nonostante le denunce, infatti, recuperare le somme di denaro perse in questo modo è alquanto difficile.