Bollo auto, in molte regioni non si paga: scopri se anche la tua zona è nella lista

Bollo auto: una bella stangata per molti, ma in alcune regioni ci sono agevolazioni molto interessanti…

Anche se rappresenta un asset fondamentale per la quotidianità di quasi tutti, l’automobile è spesso, calcolatrice alla mano, fonte di enormi esborsi per tantissimi italiani. Ovviamente l’esborso è variabile, specialmente a seconda del tipo di mezzo che si ha a disposizione. Media e portali specializzati, individuano in circa 1400/1500 euro la spesa relativa al solo mantenimento di un’automobile.

 

Zone senza bollo auto
Qualcuno ha la fortuna di non doverlo pagare (Fuoristrada.it)

Andiamo ora a capire a cosa sono dovute queste spese. Il costo principale riguarda le spese per il carburante, tra il 50% e il 60% del novero totale degli esborsi. Va da sé che, questi calcoli, si basano su una media generale della popolazione italiana, ma può variare in base ai chilometri che le persone percorrono. L’Italia, tra le altre cose, risulta uno dei Paesi europei più portati al pendolarismo, con i cittadini che percorrono tratti medi molto più ampi rispetto ad altre nazioni per recarsi sui rispettivi posti di lavoro

Sul 20% incidono, invece, le assicurazioni. Il resto, proprio in base al tipo di automobile che sia ha a disposizione, se lo possono spartire le spese relative a bollo e revisione, oscillanti tra il 12% e addirittura il 27%. Nel nostro articolo, andremo a capire e analizzare in quale zona d’Italia ci sono automobilisti particolarmente fortunati, non “costretti” a sottostare alla tassa del bollo auto stesso. Da ricordare, tra le altre cose, che chi non paga il bollo nei tempi prestabiliti può avere multe molto salate, fino ad arrivare addirittura al fermo amministrativo.

Non devi pagarlo: ecco le zone d’Italia più “fortunate” ed il perché della competenza regionale

Come dicevamo, il bollo auto è spesso una preoccupazione e una sorta di “mazzata” che arriva malvolentieri su molti automobilisti. In alcune regioni però la situazione è ben diversa. Forse non tutti sanno, infatti, che a seconda della zona regionale, ci sono alcune differenziazioni che possono creare vantaggi a determinate categorie di persone.

Vista e considerata quella che è la divisione delle competenze intercorrenti tra il Governo centrale e le autorità regionali o locali, alle regioni stesse risulta possibile imporre tasse e tariffe in base alle loro esigenze e politiche locali. Questo, tra le altre cose, include la possibilità di stabilire le tariffe e le regole per il bollo auto.

 

Ecco tutti i dettagli: dove non si paga (Fuoristrada.it)

Nello specifico, ogni regione ha il potere di fissare le tariffe del bollo auto all’interno dei limiti stabiliti dalla legislazione nazionale. Ogni realtà ha la facoltà di stabilire sconti o agevolazioni per determinate categorie di veicoli. Tutto ciò può diventare uno strumento in grado di provare ad incentivare comportamenti portati a ridurre comportamenti virtuosi da un punto di vista meramente ambientale. In soldoni, si possono concretizzare regimi agevolati, esenzioni o riduzioni per veicoli a basse emissioni o incentivi per l’uso di veicoli ecologici.

In tutta Italia, peraltro, è possibile rintracciare esenzioni di grande importanza per auto elettriche o a metano, ibride o Gpl.

Ogni singola regione e realtà, poi, ha le sue particolarità. In Abruzzo, tanto per fare un esempio, le auto immatricolate nel 2020 o 2021 sono esonerate per tre anni, mentre in Basilicata si parla di 5 anni per quelle immatricolate dal 2015. Grande attenzione anche in Campania e Lazio a autoveicoli ibridi o elettrici alla propria prima immatricolazione..

La Liguria è molto attenta a veicoli ibridi o elettrici, con possibile esenzione per il primo bollo e i quattro anni seguenti. In Lombardia, la regione più produttiva d’Italia. Qui sono esentate dal pagamento del bollo per l’anno 2022,2023 e 2024 le autovetture acquistate nel 2022 dopo aver demolito il vecchio dall’Euro 0 in su, oppure con alimentazione ibrida di classe Euro 0 oppure Euro 1.

Misure analoghe, ad onor del vero, si verificano anche in Marche, Sicilia e Piemonte. Quest’ultimo prevede una riduzione del 50% per le auto benzina/elettriche. Insomma, al netto della frustrazione dettata dal bollo, quasi ovunque si possono trovare facilitazioni interessanti, soprattutto nei primi “anni di vita” dell’automobile stessa. Meno fortunati, purtroppo, risultano essere i cittadini di Friuli Venezia Giulia e Sardegna per cui la tassa in questione è gestita dall’Agenzia delle Entrate.

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