RC Auto, allarme in Italia: rincari pesantissimi, è un dramma

Brutte notizie per gli italiani che possiedono un’auto. I prossimi mesi saranno caratterizzati da molti rincari. Cosa sta accadendo.

I realtà è da un po’ che se ne parla perché è già da qualche tempo che va così. Assicurare la propria automobile è diventato un vero e proprio salasso e tra carovita e stipendi bassi, almeno per quanto riguarda l’Italia, questa spesa che spetta d’obbligo ogni dodici mesi è spesso insostenibile. Non è un caso che da qualche anno sempre più persone decidano di contravvenire la normativa e non pagare.

Rincari RC Auto in Italia
E’ allarme rincari RC Auto in Italia (Canva)-Fuoristrada.it

A tali criticità si vanno a sommare i dubbi  circa la liceità dei rincari provieniti dagli Stati Uniti, dove indagini hanno fatto emergere accordi occulti tra Case produttrici e compagnie assicurative che comprendono il monitoraggio illecito dei guidatori per far lievitare le tariffe.

Rc Auto, in Italia l’aumento è continuo, ecco le ragioni

Se nel 2023 il trend degli esborsi nel Bel Paese si è attestato sempre in salita, i primi mesi del 2024 non sono stati da meno. A gennaio l’incremento del costo della Responsabilità Civile è stato del 7,5% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. A renderlo noto è stato l’IVASS, l’istituto di vigilanza delle agenzie, che ha quantificato in 389 euro la somma media che i clienti devono pagare per avere la propria vettura in regola.

L’unico aspetto positivo è che, facendo un confronto con lo scorso dicembre, si è registrata una lievissima flessione, per cui nell’effettivo la crescita è stata del 6,7%.

Va tuttavia considerato che rispetto al 2019, quindi al pre-pandemia, siamo messi meglio, in quanto allora si dovevano mettere sul piatto almeno 406 euro.  Eppure il progressivo incremento ha portato la Commissione di Allerta Rapida di Sorveglianza ad intervenire per capire cosa sta succedendo nelle segrete stanze. L’intenzione è quella di vivisezionare la questione per comprendere meglio le dinamiche che si nascondono dietro la definizione degli importi e dopodiché individuare un modo per contenerli.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono i rincari. Si parte dal +3,3% di Catanzaro al +10% di Alessandria, anche se la Provincia più cara è quella di Napoli dove l’RC Auto viene a costare addirittura 560 euro di media. Se invece si vuole dedicare poco denaro alla propria vettura bisogna avere la fortuna di abitare ad Enna, dove con 287 euro si è bel che in regola. Da rimarcare che se si appartiene ad una classe di merito superiore alla prima il rialzo che si dovrà fronteggiare è pari al 10,4%.

RC Auto, motivo rincari
RC Auto cara, interviene il Codacons (Canva) – Fuoristrada.it

Come al solito in questi frangenti si è fatto subito sentire il Codacons che, a difesa dei consumatori, ha parlato di vera e propria maxi-stangata. Partendo dal dato che lungo lo Stivale ci sono 43 milioni di mezzi assicurati, di cui 32,5 milioni sono macchine private, facendo una media del denaro fluito verso le casse delle compagnie rispetto al principio del 2023 si arriva ad una cifra di 877 milioni di euro in più.

Questo l’appello dell’ente che si indirizza all’esecutivo di Giorgia Meloni. “Gli aumenti delle tariffe appaiono del tutto ingiustificati, considerato che  non si assiste ad un analogo incremento dell’incidentalità. Il Governo deve intervenire per limitare lo strapotere delle imprese e frenare l’escalation, visto che vige un obbligo di assicurazione per i cittadini, ma le aziende non devono sottostare ad alcun tetto per il tariffario“, si legge sulla nota ufficiale.

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