Multe autovelox, il Garante ha detto basta: la rivoluzione delle nuove norme

Cambiamenti importanti in vista per quanto concerne le multe degli autovelox: interviene il Garante per dire definitivamente basta ad una procedura 

Con il nuovo Codice della Strada ci sono delle novità significative anche per quanto concerne il discorso autovelox. Dell’argomento se n’è occupato in prima persona anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Cambia tutto per le multe degli autovelox
La novità importante sugli autovelox (Fuoristrada – ANSA)

Multe che fioccano, posizionamenti non corretti, tarature rivedibili, “Zone 30” e chi più ne ha più ne metta. L’uso selvaggio degli autovelox da parte dei Comuni per fare cassa è arrivato ad un punto di non ritorno. La riforma del Codice della Strada ha affrontato in modo diretto il problema, per espressa volontà del Ministro Salvini e dell’attuale Governo. Si è arrivati ad una modifica sostanziale dell’utilizzo dei dispositivi, delle revisioni obbligatorie per l’omologazione e anche di una tutela maggiore della privacy.

Si perché anche questo punto ricopre una certa importanza, specialmente in un periodo in cui la ricerca di notizie personali a scopo commerciale è all’ordine del giorno. L’obiettivo è trovare un giusto bilanciamento tra le necessarie prove da fornire per la contravvenzione e la tutela della propria privacy. 

L’argomento di cui stiamo parlando sono le foto che vengono spedite assieme al verbale della contravvenzione all’automobilista che è stato sanzionato.

Autovelox, cambia tutto per la privacy: la decisione del Garante

Secondo quanto previsto dal Garante della privacy non sarà più possibile ricevere la foto scattata durante l’infrazione all’interno del verbale di multa. Attualmente, assieme alla copia di contravvenzione viene consegnato a domicilio (entro 90 giorni) lo scatto che immortala il cittadino alla guida.

Novità sui verbali delle multe autovelox
Interviene il Garante sulle multe degli autovelox (Fuoristrada – ANSA)

Il nuovo decreto ministeriale, approvato dal Gdp, ne vieta l’invio, poiché tramite quest’ultimo è assai probabile che l’immagine venga vista anche da altre persone, violando quindi la privacy.

Le foto resteranno altresì custodite dall’Autorità e potranno essere visionate su esplicita richiesta, con i cittadini che potranno ovviamente continuare ad utilizzarle in caso di ricorso (ricordando che se si perde bisogna pagare il doppio dell’importo). Inoltre, sempre per tutelare i dati sensibili della persona, la riforma prevede che sarà lecito scattare e memorizzare le foto soltanto in caso di infrazione.

Questo nonostante il monitoraggio sia ovviamente sempre attivo, ma non deve registrare e conservare se non ci sono violazioni. Inoltre gli scatti frontali dei veicoli saranno consentiti solo con l’oscuramento dei volti all’interno e delle targhe dei veicoli terzi che possono rientrare nell’immagine.

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