Autovelox in Italia, tutti nel panico: la notizia è davvero allarmante

L’ultima novità che riguarda gli autovelox in Italia non può che fare scalpore. Sembra impossibile da credere e invece è tutto vero.

Moderare la velocità dovrebbe essere sempre prioritario, non solo per evitare di dover subire una multa, ma soprattutto per non causare pericoli a se stessi o agli altri. Certamente però dover pagare una cifra che spesso è tutt’altro che bassa non può fare piacere a nessuno, per questo in tanti prima di mettersi in viaggio si informano tramite il web sulla presenza eventuale di uno o più autovelox sul proprio percorso.

Autovelox rivelazione spaventosa
Quanti Autovelox ci sono, la verità è agghiacciante (Canva) – Fuoristrada.it

Non sempre però l’obiettivo può essere raggiunto del tutto, specialmente perché sempre più spesso questi strumenti vengono posizionati in zone che sono ritenute strategiche, così da evitare che possano esserci incidenti provocati dall’alta velocità o, secondo molti automobilisti, solo per fare cassa rendendoli vere trappole. L’ultima novità emersa a riguardo è però davvero inaspettata per molti e non può che fare riflettere.

Autovelox in Italia: nessuno se lo sarebbe aspettato

Troppo spesso gli automobilisti si lamentano della presenza degli Autovelox sulle strade italiane, come a sottolineare che ci sia l’intento da parte delle amministrazioni che decidono di installarli di fare cassa sulla pelle dei cittadini. Ovviamente, queste accuse quando vengono messe in evidenza sono rispedite al mittente, ma alcuni numeri fanno si che gli automobilisti pensino ci sia un fondo di verità.

Questi dispositivi, infatti, sono ritenuti davvero troppi. E purtroppo, non si tratta solo di un’impressione. Nel mondo possiamo infatti contare 111.451 apparecchi di rilevazione automatica delle infrazioni stradali, comprendendo tra questi Autovelox, semafori intelligenti e tutor. Di questi, però, 11.171, pari al 10% circa del totale, si trova in Italia stando ai dati raccolti da La Gazzetta. Pensare che questo possa essere “normale”, visto che il nostro non è uno tra i Paesi dalla superficie più ampia del mondo, appare però difficile.

Autovelox numeri spaventosi
Ormai gli Autovelox nel nostro paese sono davvero troppi (Ansa) – Fuoristrada.it

Addirittura, se analizziamo la situazione a livello europeo secondo i dati forniti dal Codacons, solo nella nostra Penisola ci sono il 17% degli strumenti di questo tipo. Un quadro peggiore lo troviamo solo in Russia con 18.414 strumenti automatici di rilevamento delle infrazioni, e in Brasile – dove sono 17.614 – Paesi che però presentano un territorio estremamente più vasto.

Addirittura, negli Stati Uniti, realtà che non ha paragone a livello di superficie con l’Italia, ne troviamo 7.973. Questi dati non possono che spingerci a riflettere, pensare che questo modo di agire possa essere dettato solo dalla volontà di rendere gli automobilisti più prudenti quando si mettono al volante appare eccessivo, almeno con queste proporzioni.

Tutto è davvero trasparente?

Questi dati non fanno che avvallare la teoria che più volte sono state messe in evidenza dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che non si è mai detto contrario a priori all’uso degli autovelox in Italia, ma auspica un utilizzo di queste attrezzature con maggiore criterio. È quindi bene installarli dove si pensa che gli automobilisti possano premere maggiormente il pedale dell’acceleratore, specie in punti dove la visibilità non è delle migliori, ma comunque con criterio.

autovelox in strada
Gli Autovelox devono servire a tutelare la sicurezza di tutti però ce ne sono troppi (Canva) Fuoristrada.it

Lo scopo fondamentale di questi strumenti, infatti, dovrebbe essere quello di garantire maggiore sicurezza a tutti, non di fare cassa.

Inevitabilmente, però, con numeri come questi i proventi dalle multe non possono che avere registrato una crescita vertiginosa. Solo nel 2023, infatti, i Comuni hanno incassato in totale oltre 1,5 miliardi di euro con una crescita del +23,7% sul 2019, sempre secondo l’analisi del Codacons. L’incremento viene registrato soprattutto dai piccoli Comuni, che sono quelli che decidono di installare sempre più spesso questi strumenti con un + 50% rispetto al 2019.

L’associazione che opera per tutelare i cittadini vorrebbe ora potesse esserci una presa di posizione anche da parte del Governo, ritenendo inaccettabile che i cittadini possano arrivare a sostenere spese così pesanti. Non resta che attendere per capire se qualcosa si muoverà davvero.

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