Stellantis attacca nuovamente il Governo italiano: Fiat al centro delle polemiche

Il Governo e il Gruppo Stellantis stanno avendo non pochi problemi e l’ultimo attacco non sembra essere stato gradito dallo Stato italiano.

In queste ultime settimane sono diventate sempre più evidenti i conflitti tra il Gruppo Stellantis e il Governo italiano, con le parti che sembrano essere ben lontane dal poter trovare un accordo. I primi infatti rivendicano la necessità di avere aiuti da un punto di vista finanziario, mentre i secondi richiedono garanzie sulle strutture in Italia vista la delocalizzazione di molti modelli, ora costruiti in altri paesi. C’è poi la questione dell’azionariato.

Giorgia Meloni polemica
Meloni contro Fiat? La polemica continua (Ansa) – Fuoristrada.it

La FIAT, dal 1975 soltanto – come riporta motorsumotori.it – ha ottenuto dal Governo italiano un totale di 220 miliardi di Euro, cifre che hanno sempre garantito il mantenimento in vita dell’azienda nei momenti più duri. Ora lo Stato potrebbe quindi decidere di entrare nelle quote azionarie del Gruppo, proprio come ha già fatto il Governo francese, con il suo 6%.

Per poter entrare con una quota del genere, l’investimento dovrebbe essere di almeno 4 miliardi di Euro. Cifra che potrebbe essere considerata come un investimento, ma per il momento le parti sono lontane da questo tipo di accordo. John Elkann, il Presidente del Gruppo Stellantis, ha infatti negato questa opzione, con l’AD Carlos Tavares che ha sempre imposto la propria volontà e con alcune frasi che di certo non avranno fatto felice il Governo di Giorgia Meloni.

Infatti la FIAT al momento il marchio che vende di più in tutto il mondo del Gruppo Stellantis. Anche in Italia la Panda è il modello che domina il mercato, ma a quanto pare non basta. Secondo Tavares ci sarebbe un’auto che non sta ottenendo i risultati sperati proprio per la poca attenzione dell’Italia verso le auto elettriche.

FIAT 500e male in Italia: colpa del Governo?

La Nuova FIAT 500 elettrica, o più semplicemente la 500e, è uno dei modelli che sta facendo maggiormente discutere il Gruppo Stellantis con il Governo italiano. Questo modello infatti è considerato uno di quelli sui quali il Gruppo ha lavorato in modo più deciso, peccato però che in Italia le vendite non stia dando i risultati sperati.

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FIAT 500e (FIAT Press Media) – Fuoristrada.it

Siamo di fronte in questo caso a un modello per cinque persone con dimensioni e prezzo da citycar, identico a quello a benzina ma con una novità dal punto di vista della propulsione. Il motore elettrico della vettura tricolore le dà modo di erogare un massimo di 95 cavalli, con il picco di velocità che è di 135 km/h e con l’autonomia in strada che è di 190 chilometri con una ricarica che sale a 320 sui modelli più performanti.

La vettura che ha un prezzo di ben 28.950 Euro ha avuto un rendimento non sempre costante, pur figurando quasi sempre nella classifica delle EV più vendute in Italia lo scorso anno. Secondo Tavares, come riportano diverse testate incluso Il Corriere Torino però ci sarebbe un problema legato agli incentivi messi a disposizione dal Governo che non basterebbero: “Mirafiori per noi è centrale, ma senza incentivi le auto elettriche come la 500E faticano a vendere”.

Difficile stabilire realmente se si tratti di una stoccata al Governo per rispondere alle frecciatine di questi giorni o se ci sia effettivamente qualche problema nell’impiego di questi finanziamenti da parte del Governo. Intanto, il Gruppo Stellantis sta completando la produzione della Citroen e-C3, un modello citycar che costa cinquemila Euro di meno rispetto alla 500e e che ha un’autonomia di 320 chilometri che forse saprà fare meglio della citycar torinese.

O forse, la 500E semplicemente non è un’auto così attraente per il pubblico: chissà. La disputa tra Governo e Stellantis continua, ma tutti dovranno fare la propria parte per uscirne il più rapidamente possibile.

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