Sembra esserci una concreta svolta per la Ferrari in ottica 2024. Qualcosa che può veramente fare la differenza in ottica mondiale.
La Scuderia Ferrari viene da un 2023 veramente molto complicato. Non c’è alcun dubbio su questo, visto e considerato il difficile anno che ha dovuto vivere a causa della scarsa competitività della monoposto di Formula 1 assegnata a Charles Leclerc e Carlos Sainz. Una sola vittoria, fin troppi pochi podi e pole position e una distanza dalla Red Bull di Max Verstappen a tratti mortificante. 
Nel 2024, da poche settimane iniziato, ci si aspetta sicuramente qualcosa di nettamente migliore da parte del cavallino rampante, che dovrà dimostrare di poter far male – e nemmeno poco – a Mercedes e Red Bull. L’arrivo della notizia del momento, ossia l’approdo di Lewis Hamilton, pluricampione esperto e famosissimo, alla scuderia per l’anno 2025 potrebbe aver migliorato gli umori nel paddock ma non è tutto: è successo qualcos’altro di molto interessante, in queste ore.
Le armi migliori della rossa infatti, e non potrebbe essere altrimenti, stanno indubbiamente nello sviluppo del nuovo progetto, ormai alle fasi finali. Proprio per questo, all’interno di questo articolo cercheremo di capire cosa è stato migliorato sulla Ferrari in uscita rispetto alla precedente vettura.
Ferrari, buone notizie: ecco tutti i dettagli
A quanto pare, secondo quanto riportato da Motorsport.com, la nuova Ferrari dovrebbe nascere con un peso a secco inferiore ai 798 chilogrammi; sarebbe la prima vettura a effetto suolo del cavallino rampante a riuscirci. Per capire l’importanza di questo dato, la SF-23 era 6 kg più pesante e in Formula Uno anche un singolo chilo può fare la differenza tra la pole e la seconda fila. Ciò sarà reso possibile grazie ad alcuni importanti interventi alla scocca, alla trasmissione, ai porta-mozzi e alla batteria. Anche dal punto di vista delle prestazioni, secondo i dati della galleria del vento e del simulatore, la situazione è più che promettente. 
Anche se dalle parti della fabbrica di Maranello preferiscono non parlarne, visto e considerato che la portata mediatica e sportiva di alcune dichiarazioni non rivelatesi corrette alla fine della fiera, in passato, hanno spesso portato a risultati e figure non esattamente indimenticabili – per usare un eufemismo – spingendo Maranello a preferire il silenzio. Detto questo, pare proprio che la scocca sia stata alleggerita e la nuova scatola del cambio resa più stretta per dare vita a un diffusore più grande. Non sono mancati interventi neanche per quanto riguarda il porta mozzi e sul sistema dell’ibrido, la batteria adesso è più vicina al peso minimo.
Se questo cambiamento fosse concretamente svelato potremmo parlare di circa un decimo e mezzo in meno sul tempo sul giro medio, anche tre in tracciati come quello del GP di Barcellona. A beneficiare del cambiamento non sarebbero solo le prestazioni, ma anche la gestione degli pneumatici, grande tallone d’Achille della Ferrari dello scorso anno. Vedremo insomma che auto ci troveremo davanti il 13 febbraio.