Viene considerata da tutti l’Anti Tesla e uno dei brand produttori di auto elettriche più in forma del momento: finalmente, abbiamo capito il motivo!
Quando si entra nel settore dell’automotive, specie in un periodo complesso come questo, è bene avere un piano consolidato d’azione, clienti fedeli che credono nel progetto e soprattutto, una bella strategia a medio termine. Non basta infatti produrre una buona auto per non essere schiacciati da spese, concorrenza e problemi che possono sorgere durante l’attività del vostro brand. 
Secondo gli esperti, molte case produttrici cinesi che hanno cavalcato l’ondata di successo delle vetture elettriche potrebbero avere dei problemi in futuro proprio per la mancanza di un piano a lungo termine ma non un colosso su tutti. Si tratta di BYD, casa cinese arrivata da poco sul nostro mercato che – dati alla mano – sembra già in grado di insidiare il trono dei migliori produttori occidentali.
Il marchio che produce automobili come la Seal e la Dolphin e che si prepara a lanciare una nuova gamma in Italia viene considerato un po’ la Tesla cinese, per fare un paragone che tutti possono cogliere al volo. Ma quali sono i suoi segreti? Come è arrivato questo successo fulmineo? Un segreto su tutti è quello più evidente ed è costituito dalle enormi disponibilità economiche del marchio cinese…
BYD, hanno i soldi per fare una guerra
La casa cinese ha numeri da record con ben tre milioni di vetture piazzate in tutto il mondo lo scorso anno, un primato che non è riuscito a molte case attive da così poco tempo. Nella confessione del Capo del reparto design del marchio cinese troviamo uno ei motivi che ha reso lavorare con BYD così semplice rispetto che con altri marchi meno organizzati e soprattutto danarosi! 
Il dirigente in questione, Wolfgang Egger, ha dichiarato quanto segue sulle testate de Il Sole 24 Ore: “Per il marchio, il design viene reputato un assettatevi fondamentale e mi sono state messe risorse pressoché illimitate a disposizione”, afferma l’uomo soddisfatto di quanto accaduto l’ultimo anno. Ma non sono soltanto i soldi, da soli, a cambiare le sorti di un marchio così giovane.
Infatti secondo Egger è importante anche la grande libertà che il marchio pare lasciare agli uomini e le donne di fiducia che ha nei suoi ranghi, come risulta da queste parole: “Il brand mi ha lasciato una grande libertà di azione per operare. Il processo decisionale è molto veloce”. Un’azienda giovane che opera con ritmi da giovani e che ha la libertà di spendere quanto vuole per progettare una vettura. Ecco perché stanno andando così bene, sul mercato.