Bollo Auto, finalmente una magnifica notizia: la sentenza ha confermato tutto

La recente sentenza sul bollo auto ha stupito molti automobilisti che si sono ritrovati nella medesima situazione. Ecco di cosa si tratta.

Il bollo auto, definito anche come il “calcolo della tassa regionale automobilistica” è un tributo regionale che obbliga tutti i possessori di un’auto indicati dal Pubblico Registro Automobilistico, ad una versamento. Il bollo auto deve essere pagato annualmente dai proprietari di una o più automobili provvisti di assicurazione, indipendentemente dal fatto che la vettura stia circolando o sia ferma.

Bollo auto notizia
Bollo auto, quando non lo paghi! (Canva) – Fuoristrada.it

L’importo del bollo dipende principalmente dall’impatto ambientale e dalla potenza del veicolo, la quale viene espressa in kW oppure in cavalli. In Italia, ogni regione presenta dei parametri di riferimento per il pagamento del bollo auto, per questo motivo, l’ammontare totale del tributo da versare può variare da una regione italiana all’altra. Nel corso dell’anno, l’automobilista può sempre verificare la data del e l’ammontare del pagamento, consultando lo strumento di calcolo online messo a disposizione dall’ACI o dall’Agenzia delle Entrate.

Il proprietario del veicolo può, inoltre, pagare il bollo auto presso lo sportello di un ufficio postale, l’ACI, un’agenzia di pratiche automobilistiche, le tabaccherie autorizzate e, in alcune regioni, anche presso le piattaforme online. La normativa vigente prevede che per le vetture di nuova immatricolazione, il bollo auto venga versato entro il primo mese di immatricolazione, mentre la tassa non è richiesta nel caso in cui si verifichi il furto dell’auto, la vendita o la demolizione. Sono inoltre previsti diversi casi di esenzione dal bollo auto a seconda della regione di immatricolazione della vettura.

La sentenza sul Bollo auto: cosa succede e quali sono le novità

Quali sono i casi limite in cui il Bollo può non essere pagato? Recentemente, la Corte di giustizia tributaria di primo livello di Agrigento, in Sicilia, ha accolto positivamente il ricorso di un automobilista il quale nel 2022 ha ricevuto la notifica di un bollo auto risalente al 2015. La notifica, arrivata con più di tre anni di ritardo, ha messo in difficoltà l’automobilistica, che si è rivolto prontamente ai suoi legali. La Corte di giustizia, a seguito del processo, ha stabilito che l’automobilista non dovrà pagare il bollo auto risalente al 2015.

La sentenza sul bollo auto
Bollo auto: la sentenza spiazza tutti (Canva) – Fuoristrada.it

A questo punto, in base alla normativa vigente, il giudice ha reso nullo l’atto obbligando l’Agenzia delle entrate al pagamento delle spese di giudizio. Difatti, secondo la legge italiana, il termine di prescrizione del bollo auto è previsto entro i tre anni, dopo i quali non è più dovuto dall’automobilista. Il termine deve essere calcolato a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui si procede al versamento della tassa e fino al 31 dicembre di tre anni dopo.

Una notizia importante che ci ricorda che, nel caso un automobilista ricevesse una notifica “in ritardo” non deve sborsare un Euro un po’ come succede con le multe!

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