La sicurezza in determinate auto potrebbe essere sempre più a rischio. L’invisibile problema che sta sconvolgendo il settore.
La sicurezza a bordo della propria automobile è una preoccupazione costante al giorno d’oggi. Il timore per la sicurezza delle auto e di chi si mette alla guida sta divenendo sempre più alto, quindi aziende, istituzioni e cittadini stanno cercando di rendere i nostri mezzi più sicuri ma non solo al livello più pratico, tramite sistemi per prevenire gli incidenti. 
La sicurezza a bordo di un’auto infatti non è legata soltanto al rischio di un incidente ma a quello che i nostri dati, il bene più prezioso del nuovo millennio, siano acquisiti da qualcuno che non ha il diritto di farlo. Questo discorso si lega al timore per la sempre più marcata presenza di auto asiatiche in Europa e negli States, fenomeno che diviene maggiore di giorno in giorno.
Non è la prima volta che vengono mosse accuse pesanti verso le automobili di nuova generazione, soprattutto quelle provenienti da un paese in particolare, riguardo il fatto che queste possano spiare i dati personali del guidatore. Proprio per questo motivo, i controlli sulla sicurezza e sulla privacy nel comparto si stanno facendo sempre più stringenti e, certe volte, possono anche sfociare in diffide pesanti contro un determinato Paese, come può essere quello del Dragone.
Attacco al potere: la Cina ti sta spiando?
Arrivano nuove pesanti insinuazioni verso le case produttrici cinesi, accusate di spiare i dati dei compratori: dopo le accuse alle aziende che producono Smartphone arrivate in passato, da parte della Segretaria al Commercio statunitense Gina Raimondo arriva la stoccata verso le case che producono auto cinesi e le importano. Anche in Europa, però, sembra che lo scetticismo verso questi prodotti dilaghi. La Francia ad esempio ha accusato le auto cinesi di non rispettare gli standard ambientali in fase di produzione. Ma non è questo il pericolo maggiore. 
Infatti, le parole che arrivano dalla Segretaria al Commercio statunitense sono così gravi che stanno creando scompiglio a livello mondiale: “Le auto cinesi possono raccogliere i vostri dati come computer sulle ruote. Sono un vero rischio per la nostra sicurezza”, la grave accusa americana. La mole di dati che le auto elettriche cinesi sarebbero accusare di raccogliere tramite i sistemi di infotaiument di bordo, le mete inserite sul GPS e perfino gli strumenti di controllo vocale a bordo delle auto next gen potrebbero – secondo queste accuse – arrivare direttamente al governo di Pechino che acquisirebbe i dati dalle aziende.
Una delle ragioni che contribuisce quindi al desiderio di USA e ora Francia di rendere più difficile l’arrivo di vetture cinesi in occidente potrebbe essere legata a questa cruciale questione di sicurezza. Ma non si può escludere l’ipotesi di una vera e propria guerra commerciale.
Polemiche simili vi furono anche con l’approdo in Occidente di smartphone o altri dispositivi mobili orientali, quindi la questione rimane sempre aperta. Ma anche Pechino accusò Tesla di spionaggio, quindi in questi casi è sempre molto difficile capire di chi fidarsi. Che le automobili moderne tramite le loro tantissime opzioni di personalizzazione ed i computer di bordo possano almeno teoricamente raccogliere dati sensibili degli utenti, comunque è cosa ormai assodata, un motivo per riflettere attentamente su cosa si condivide a bordo di questi veicoli.