La cantante siciliana è stata paparazzata in giro accanto ad una magnifica tedesca. Ecco dove è stata pizzicata Marcella Bella.
L’artista catanese ha iniziato la sua carriera prendendo parte alle selezioni al Festival degli Sconosciuti di Ariccia, rassegna canora organizzata da Teddy Reno. Era poco più di una bambina quando lasciò tutti senza fiato. Si aggiudicò il primo premio ma il trionfo non venne convalidato perché era troppo giovane. Il concorso non consentiva il riconoscimento per una tredicenne.
Dopo qualche anno, nel 1968, fece l’incontro che gli cambiò la vita. Ivo Callegari, già produttore di Caterina Caselli, diede a Marcella l’opportunità di firmare un contratto con la CGD. Incise il primo 45 giri nel maggio del 1969. Autentici capolavori come un ragazzo nel cuore, scritta da Mogol e Roberto Soffici, sul retro Il pagliaccio, con cui partecipa al girone B del Cantagiro. Nello stesso anno la casa discografica propose alla cantante di promuovere anche Bocca dolce, versione italiana di Sugar sugar, un canzone che all’estero aveva lasciato il segno.
Nello stesso modo anche in Italia la hit spopolò. La fama della siciliana crebbe a dismisura fino a quando, al Festival di Sanremo 1972, assieme alle colleghe Marisa Sacchetto, Angelica e Alice debuttò tra gli applausi. Arrivò la proposta discografica, in seguito, che le attribuì ancora più notorietà. Si trattava di Hai ragione tu, scritta da Italo Janne e Gianni Bella, e che le diede la possibilità di farsi notare anche alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia nell’autunno del 1971.
In quella rassegna vi erano assoluti fenomeni come Edoardo Bennato, Ivana Spagna, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Amedeo Minghi. Sapete in che posizione si classificò Marcella? Arrivò al secondo posto, ex aequo con Marisa Sacchetto, subito dopo Romolo Ferri. L’exploit definitivo si ebbe nel 1972 con la partecipazione al Festival di Sanremo con Montagne verdi, brano scritto da suo fratello Gianni e da Giancarlo Bigazzi, binomio vincente a quei tempi.
La preferita da Marcella Bella
Il 45 giri del brando di cui sempre sbancò, vendendo oltre mezzo milione di copie. La cantante era, oramai, al vertice delle classifiche. I suoi fan erano, letteralmente, matti per lei. Era stata ribattezzata Cespuglio per la sua chioma e l’animo ribelle. All’edizione 1972-1973 di Canzonissima propone Montagne verdi, Io vivrò senza te di Lucio Battisti, Sole che nasce sole che muore e Un sorriso e poi perdonami, con cui si classifica in finale classificandosi al 4º posto.
Il suo primo album dal titolo Tu non hai la più pallida idea dell’amore rappresentò una dedica al suo produttore Ivo Callegari. Nelle note interne un grande Renzo Arbore decise di dedicare alla cantante un messaggio da brividi. Oramai la fama era già stata raggiunta ma il meglio arrivò negli ’80 con collaborazioni clamorose. La passione per la musica è seconda solo a quella dei motori, a quanto pare.
Marcella Bella è stata beccata a bordo di una Smart in versione Brabus, sebbene non sia la versione scoperta, insieme al marito Mario Merello al centro di Milano. Sarà stata una pausa caffè perché la cantante ha lasciato, in seguito, il bar ‘Cova’ in via Montenapoleone. La cantante con grandi occhiali neri si è messa nella city car, facente parte del Gruppo Mercedes, e ha lasciato il centro del capoluogo meneghino.