Il Governo italiano si prende la sua personale “rivincita” circa la gestione del carburante in Italia: la novità è in arrivo.
L’argomento già dibattuto e che più problemi ha comportato nel presente per gli italiani è relativo all’eccessivo rincaro del carburante, Questo ha stravolto l’economia della maggior parte delle famiglie. Un aumento al quale i vertici del Governo hanno cercato di porre rimedio con contributi e calmieri che a poco sono serviti. I conflitti mondiali non aiutano al ritrovamento di un corretto equilibrio. Tuttavia, sono stati inseriti degli strumenti, che in qualche modo sono volti a tutelare gli utenti. 
Il Consiglio di Stato ha favorito una piccola rivincita per il Governo nel merito di quanto richiesto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tornerà il cartello con i prezzi medi, che dovranno essere esposti presso i distributori di benzina. La decisione è giunta dopo un accurato ricorso al Tar del Lazio, che aveva invece annullato tale decreto a causa delle modalità previste per l’attuazione dell’obbligo.
L’8 febbraio 2024 è stata però fissata una nuova udienza pubblica, quindi è un “trionfo” da considerarsi parziale e momentaneo. Il tutto è cominciato lo scorso agosto, quando le stazioni di rifornimento hanno avuto l’obbligo di esporre prezzi medi, quindi regionali o nazionali, delle diverse tipologie di carburante. Accanto un altro cartello con i prezzi effettivamente praticati. Una misura che non è stata tollerata dai distributori. Infatti sono stati scomodati i sindacati.
Caro benzina, piccola vittoria per il Governo: torna a essere un obbligo
FEGICA e FIGISC insieme ad alcuni esercenti hanno presentato successivamente un ricorso al Tar del Lazio e a novembre hanno ottenuto una vittoria, ovvero l’annullamento del decreto per un vizio nella procedura. Il Ministero ha subito trovato una contromisura e ha affidato un mandato all’Avvocatura di Stato per proporre un appello al Consiglio di Stato, richiedendo si sospendere la sentenza del Tar. Il 1° dicembre la richiesta è stata accolta. 